Marie Pierre Gramaglia, Ministro dell’urbanismo, dell’ambiente e delle infrastrutture ha riunito, per la prima volta, la Commissione d’Innovazione BTP (Bâtiments Travaux Publics) che si occuperà d’identificare, esaminare e proporre soluzioni e strumenti per diminuire non solo i rumori dei cantieri pubblici e stradali ma anche tutte quelle situazioni che infastidiscono gli abitanti. I due decreti ministeriali che hanno regolato gli orari dei cantieri non sono sufficienti per migliorare la situazione occorre infatti, rinforzare le regole e trovare nuove soluzioni per preservare la qualità di vita degli abitanti.
Fanno parte della Commissione i rappresentanti delle
imprese di costruzione, d’ingegneri, di architetti, tutti i rappresentanti
dello Stato, della Smerg, della Società dell’Acqua…
Al lavoro studi di esperti che hanno già risolto
problemi simili in grandi città come Londra.
È seguita una discussione tra il Ministro Gramaglia, il direttore dei lavori pubblici Jena-Luc Nguyen ed i vari rappresentanti. Tutti d’accordo nel cercare soluzioni ma i rappresentanti dei costruttori hanno spiegato che le problematiche di Monaco sono legate al territorio esiguo e la conseguente difficoltà di scegliere di far cominciare i lavori ad un cantiere e tenerne fermo un altro, considerando che i ritardi hanno alti costi. Tra le proposte, le possibilità di acquistare i primi camion elettrici per le imprese monegasche, far arrivare carburanti non inquinanti per i mezzi pesanti, oggi non distribuiti a Monaco che ridurrebbero del 50% le emissioni di Co2 e l’applicazione di speciali sistemi per i camion che ridurrebbero il loro rumore; tutto questo con contributi da parte del governo.
Adesso il lavoro passa alla commissione, agli audit, agli esperti per la diagnostica e l’identificazione delle soluzioni, delle loro fattibilità e quindi alle decisioni. La prossima riunione con il Ministro per rendere note le soluzioni è per metà luglio.