Per celebrare questo importante compleanno il Presidente d’Onore di MAP, S.A.S. il Principe Alberto II ha aperto le porte di Palazzo all’associazione per una bellissima serata di beneficenza orchestrata dalla presidente Donatella Campioni, dalla vice-presidente Pilar Klemm e da tutto il consiglio di amministrazione.
276 invitati nella corte di Palazzo, dove erano riuniti intorno al Principe, volontari, donatori e missionari che ricevono gli aiuti come padre Pedro, suor Louise del Madagasar, suor Anner-Marie Salomon del Mali, suor Sara dall’Egitto, Thérèse Haury dalla Costa d’Avorio e dal Nepal Premrose Lama per citarne solo alcuni.
S.A.S. il Principe Alberto II che ancora una volta ha dimostrato la sua generosità e sensibilità verso coloro che sono sofferenti ha dichiarato: “L’azione di queste persone è fondamentale perché grazie al loro impegno offrono una vita più degna alle popolazioni bisognose in alcune delle regioni più povere del mondo”.
Una serata di festa ma anche di beneficenza con la vendita di 16 opere a cui vanno aggiunte donazioni spontanee che hanno portato all’associazione 775 mila euro. A termine della serata immancabile torta alla presenza non solo del Principe e del consiglio di amministrazione ma la presidente Dontalle Campioni ha chiamato sul palco i fondatori di MAP, Anne-Marie Ledu ed il dottor Richard, entrambi molto commossi. Durante la serata concerto lirico a sorpresa dei Cantori di Napoli e momento di musica zen con John McLughlin e i suoi musicisti.
Abbiamo incontrato Donatella Campioni, presidente di MAP da 14 anni.
Signora Campioni com’è nata MAP? “Fu fondata 40 anni fa da Anne-Marie Ledu e dal dottor Richard, la prima missione fu organizzata per aiutare dei bambini cambogiani dopo un servizio visto in televisione”.
Com’è avvenuto il suo incontro con MAP? “Mi introdusse 25 di anni fa una mia amica che era una donatrice e lo è tutt’ora. Mi chiese di accompagnarla perché voleva fare un dono all’associazione e la seguii nel piccolo ufficio di MAP al Rocher. Ho visto cosa facevano ed ho iniziato a collaborare. All’inizio ho sponsorizzato dei bambini di un orfanotrofio e a poco a poco mi sono appassionata al loro lavoro. Quello che apprezzavo allora è che continuiamo a fare è che MAP realizza dei progetti concreti che sono strettamente sorvegliati.”
Quali sono i progetti a cui è più legata? “Ci sono progetti che ci hanno toccato più di altri, anche se tutti hanno portato aiuto e beneficio a bambini e ragazzi bisognosi. Tra questi, quello in Brasile, un progetto storico, dei ragazzi di strada brasiliani portato avanti da padre Renato Chiera, non un missionario ma un prete di origine italiana, che ha legami con Monaco in quanto suo fratello vive qui e che andando in Brasile ha scoperto questa tragica realtà violenta dei bambini e ragazzi di strada. Ha iniziato a costruire delle case per accoglierli cercando anche terapeuti che potessero aiutarlo a toglierli dalla strada, dalla droga, a ridare interesse per la vita e tutto con tanto amore. Ha costruito una grande ONG locale che noi sosteniamo da 20 anni e abbiamo costruito case, pagato formazioni professionali e così padre Renato ha salvato tanti ragazzi. Ancora oggi continua a fare missioni in strada perché purtroppo la situazione negli anni non è migliorata. Siamo un’associazione piccola e ci dedichiamo a progetti piccoli ma concreti: costruzione scuole, centri di accoglienza. Sono gocce nel mare ma per le persone che noi andiamo ad aiutare fanno la differenza e se tutti facessero così si starebbe meglio”.
Prossimi progetti? “Stiamo aiutando un ospedale in Malawi con pannelli solari perché hanno black-out di elettricità che toccavano radiologia ma soprattutto le sale operatorie. Con i pannelli solari è possibile incamerare energia elettrica per evitare il blocco energetico. In Malawi siamo stati alcuni mesi fa proprio per vedere come questo ospedale viene gestito. Continuiamo a sostenere permanentemente il funzionamento di certi progetti come quello dei ragazzi di strada in Brasile, che finanziamo con 50 mila euro ogni anno, dove costruiamo non solo case di accoglienza ma anche impianti sportivi per tenerli lontani dalla strada. In Madagascar oltre alle scuole diamo da mangiare ai bambini nelle mense scolastiche perché molti di questi sono digiuni a mangiano una sola volta al giorno. Così paghiamo il riso, le verdure, la farina per fare il pane. Sono piccole storie, ma intanto quei mille bambini ogni giorno hanno un pasto”.
Cosa augura a MAP per i suoi 40 anni ? “C’è una frase di Confucio molto bella per la mano che dona. La mano che dona delle rose mantiene sempre un po’ profumo al suo interno quindi la mano che fa del bene riceverà sempre del bene in cambio. Questo è il mio Augurio per MAP“.