Continua lo sviluppo della smart city con il programma #ExtendedMonaco. Circolerà sul “Rocher” durante tutta l’estate la prima navetta elettrica completamente autonoma, cioè senza conduttore.
Gli abitanti ma anche i turisti potranno prendere questo mini-bus, completamente gratuito, per gli spostamenti a Monaco Ville dal 3 luglio all’8 settembre. Queste le fermate: Piazza Palais Princier, Cattedrale, Museo Oceanografico, Piazza della Visitation, passaggio ogni 15 minuti.
Un operatore della CAM, Compagnia degli autobus di Monaco, sarà comunque presente a bordo perché in caso di qualsiasi problema potrà riprendere in mano la guida del mezzo. La navette può ospitare al massimo 15 passeggeri, di cui 11 seduti.
Dal 17 giugno, residenti e turisti incroceranno sul “Rocher” questa navetta connessa, che inizierà una serie di test preparatori . Il 25 giugno, di fronte al Museo Oceanografico, si terrà una giornata d’informazione al pubblico in due momenti: una sessione informativa sullo stand della Mission pour la Transition Energétique, che per tutta la giornata risponderà alle domande degli abitanti e un’operazione di “navetta aperta” tra le ore 12.00 e le 14.00 per familiarizzare con questa nuova tecnologia connessa 5G.
Un secondo test in autunno potrebbe svolgersi al Larvotto, lungo avenue Princesse Grace. Il mini-bus connesso collegherebbe il tratto Grimaldi Forum-Monte Carlo Bay durante 4 congressi con un alto numero di partecipanti, che sono il Congresso IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), il Luxe Pack, le Assises de la Sécurité Informatique e lo Sportel.
La società di trasporti Keolis ha già sperimentato queste navette a Parigi La Défense, Lione Confluence, Londra e Las Vegas. Lo shuttle connesso è prodotto dalla società francese Navya che è leader mondiale del mercato con più di 60 navette distribuite in tutto il mondo.
L’obiettivo del Dipartimento di Pianificazione Urbana di Monaco è quello di arricchire un’offerta di mobilità pubblica composta da servizi e mezzi di trasporto rispettosi dell’ambiente. Con la messa in servizio regolare di questi mezzi pubblici autonomi, senza conduttore, il governo pensa di fornire una risposta alle esigenze di mobilità che la rete di autobus non può soddisfare pienamente a causa di strade troppo strette, di zone pedonali, o per richieste di spostamenti occasionali (eventi) o limitati (servizio notturno).