Oggi non è più possibile tuffarsi in mare senza dare prima un’occhiata intorno o senza chiedere ad altri bagnanti se ci sono meduse. La medusa fa paura, per la reazione allergica che crea sulla nostra pelle attraverso i loro filamenti. Il Museo Oceanografico propone di scoprirle e conoscerle per non temerle.
Le meduse sembrano sfruttare gli squilibri che l’uomo infligge agli oceani e ai mari per occupare lo spazio lasciato libero da alcune specie marine in via di estinzione. La plastica e l’acidificazione dei mari sono ulteriori segni di squilibrio a questo si aggiunge l’aumento delle meduse.
Il Museo Oceanografico all’interno dell’acquario ha una vasca con magnifici esemplari di meduse che sembrano danzare. Può sembrare strano ma le meduse profittano del proliferare della plastica, i loro polipi la usano come supporto per svilupparsi e attraversare i mari. Inoltre i sacchetti di plastica gettati in mare uccidono le tartarughe marine, la cui popolazioni è in netto calo, e la tartaruga è uno dei predatori della medusa. Le meduse hanno così tutto il tempo necessario per proliferare! Va ricordato che 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono ogni anno nei mari.
Il Museo Oceanografico di Monaco propone un video per scoprire in questa calda estate come nascono le meduse: