Sarà una data da non dimenticare, nel bene o nel male, solo il tempo lo deciderà. Martedì 9 luglio 2019: Monaco lancia la 5G. Il passo principale per diventare una #SmartPrincipality del programma #ExtendedMonaco.
Tutti presenti nella Salle Empire dell’Hotel de Paris: il Ministro di Stato, Serge Telle, il Ministro dell’economia e finanza, Jean Castellini, il Ministro dell’Infrastrutture, ambiente e urbanismo, Marie-Pierre Gramaglia, il Delegato Interministeriale per la transizione digitale, Frédéric Genta, il maggior azionista di Monaco Telecom, Xavier Niel, il direttore generale della società, Martin Peronnet ed una larga rappresentanza di dirigenti cinesi della società Huawei. Non mancavano nell’ampia platea anche imprenditori o rappresentanti di società.
Il momento è storico, Monaco lancia la 5G. Un’azione strategica quella di registrare questo primato, come ha spiegato Frédéric Genta, Delegato Interministeriale per la transizione digitale: “La rete 5G permetterà una profonda trasformazione delle nostre economie. La 5G sarà la rivoluzione industriale della nostra epoca, paragonata ai cambiamenti che l’elettricità portò nei primi ‘900… La 5 G guiderà governo e imprese nella transizione digitale – ha proseguito Genta – Se tutte le generazioni precedenti si sono concentrate sulle telecomunicazioni e sugli scambi personali, 5G incarna l’integrazione della tecnologia digitale in tutti i pilastri della nostra società e della nostra economia. Energia, salute, media, trasporti saranno trasformati grazie a 5G….. Questo, offre al Principato, ai suoi abitanti, alle sue politiche pubbliche e alla sua economia immense opportunità per il bene di tutti“.
Da anni si parla di robotica e di come si possa sviluppare per renderla sempre più efficace. “Per la connessione c’è la fibra – ha spiegato il Direttore Generale di Monaco Telecom, Martin Peronnet – ma per connettere gli edifici, i vari servizi ma anche gli oggetti ci sarà l’internet delle cose. La città diventerà intelligente. Parallelamente al lancio di 5G, Monaco Telecom continua a installare la sua rete in fibra ottica per offrire un servizio di qualità riconosciuta, questo è il nostro obiettivo per l’azienda e la nostra missione di operatore nazionale“.
Tra i primi cambiamenti che si possono già notare, oltre alle antenne 5G, sui lampioni della città e in alcune zone elevate, ci sono le fermate dei bus che stanno cambiando diventando zone connesse che metteranno a disposizione degli utenti lo spazio wi-fi ma anche la possibilità di leggere sugli schermi informazioni di pubblica utilità, notizie ma anche messaggi pubblicitari.
A Monaco Ville si può salire sul primo mini-bus autonomo, ossia senza conducente. Anche lui funziona con la 5G. Ci si può far trasportare per la strada principale del “Rocher”, salire e scendere alle diverse fermate; si tratta di un mezzo sperimentale che va a 10-15 km/h. Monaco diventerà anche un centro di attrazione per aziende digitali e start-up. Monaco Tech ha già iniziato il cammino; Teale, è una start-up il cui programma è quello della gestione intelligente degli edifici, grazie al contributo di 5G nel controllo di 5G a distanza, per esempio negli impianti, per una migliore efficienza energetica. Teale è originaria di Singapore ma è a Monaco che questa start-up ha trovato il miglior sistema per lanciare la propria impresa e le sue nuove soluzioni. Non ultima c’è la salute, la cosidetta e-salute.
I vigili del fuoco di Monaco sono stati i primi ad utilizzare la tecnologia 5G per portare aiuto alle persone in pericolo di vita, per incidenti o malori. Grazie ad un’applicazione di pre-diagnosi sul luogo del soccorso, collegata al’ospedale per risparmiare tempo e migliorare le possibilità di sopravvivenza delle vittime. I pompieri stanno preparando anche l’uso di droni di sorveglianza dotati di telecamere ad alta definizione.
Tutto questo è l’inizio del Nuovo Principato di Monaco, lo #SmartPrincipality, voluto da S.A.S. il Principe Alberto II che, attento alla vita dei propri cittadini ha voluto che fosse garantita la sicurezza della popolazione dagli inquinamenti elettromagnetici, mantenendosi al di sotto delle norme consigliate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).