PELAGOS: laboratorio di osservazione per la biodiversità

A bordo dei traghetti Corsica e Sardinia Ferries, un gruppo di ricercatori in rappresentanza di diversi istituti ed associazioni, raccoglieranno dati sulla presenza dei cetacei e di altre specie di interesse scientifico, nel Santuario Pelagos.

A bordo dei traghetti Corsica e Sardinia Ferries, ricercatori di ISPRA, (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del Ministero dell’Ambiente italiano); della Fondazione CIMA (Centro Internazionale In Monitoraggio Ambientale della Protezione Civile Italiana); dell’Università di Pisa e dellala Bicocca di Milano; dell’Accademia del Leviatano (ente per lo Studio e la conservazione dei mammiferi marini) e di EcoOcean (associazione di ricerca ed educazione, membri di Pelagos e ACCOBAMS) si occuperanno di raccogliere il maggior numero di dati sui cetacei ma anche su squali, razze, mante e tonni.

Il monitoraggio in mare di quest’area, coordinato e gestito dalla Fondazione CIMA, nell’ambito del SICOMARplus 2018-2021 (progetto finanziato dal programma comunitario Interregionale “Italia-Francia Marittima”), è iniziato il 1° giugno 2018 e terminerà il 31 maggio 2021.

Si tratta di un progetto strategico con 16 partner, distribuiti nella regione PACA, Toscana, Sardegna, Liguria e Corsica. L’area di cooperazione marina del progetto corrisponde al Santuario Pelagos, uno spazio marittimo concordato tra Italia, Monaco e Francia caratterizzato da un importante patrimonio naturale e soggetto a forti stress causati dalle attività umane.

Corsica Ferries, uno dei principali interlocutori degli enti di ricerca coinvolti nel progetto, supporta, oltre al monitoraggio dei cetacei, diverse attività di ricerca e studio, ospitando a bordo delle proprie navi diversi strumenti oceanografici utili alla comunità scientifica come il Ferry Box per l’analisi delle acque marine e delle microplastiche, stazioni meteorologiche per contribuire a creare modelli meteorologici più accurati e il sistema REPCET®, per limitare il rischio di collisione tra navi e grandi cetacei.

balena dal becco

Tra le principali scoperte fatte dai ricercatori a bordo di Corsica Ferries c’è stata la presenza costante, anche in inverno, della balena dal becco nel Santuario dei Cetacei e l’osservazione di quattro capodogli.

Grazie al progetto SICOMARplus è stato possibile, per il primo anno, monitorare sistematicamente i cetacei anche nella stagione invernale. Da novembre a fine marzo, i ricercatori sono saliti a bordo delle navi di Corsica Ferries sulle rotte Nizza-Bastia, Nizza-Ile Rousse e Nizza-Savone“, spiega Paola Tepsich, ricercatrice della Fondazione CIMA – Questo è stato il primo monitoraggio invernale continuo nella regione! Sono stati raccolti dati preziosi: la balena comune, che si pensava fosse presente solo occasionalmente in inverno, è stata osservata durante tutte le operazioni di monitoraggio. Anche i capodogli, sono stati individuati in una zona costiera al confine tra Italia e Francia. – conclude Paola Tepsich – Parallelamente alle operazioni di monitoraggio invernale ed estivo, da cui saranno create mappe di sensibilità ambientale e rischi per balene e capodogli nell’area del Santuario Pelagos, saranno implementati protocolli e strumenti contro le collisioni. Per l’equipaggio delle navi di Corsica Ferries saranno previsti corsi di formazione specifici sulle specie presenti nel Santuario Pelagos“.

Dallo scorso mese di maggio sono riprese le attività di monitoraggio estivo e, ad oggi, sei delle otto specie regolarmente presenti nel Mediterraneo sono state avvistate, con oltre 50 avvistamenti di balene registrati, una media di due a traversata.