Anche la Direzione dei Porti di Monaco, dopo il Comune, precursore in questo, ha iniziato la lotta ai mozziconi di sigarette che, come ormai si sa, provocano grave inquinamento. Un’iniziativa importante dato che la SEPM (Société d’Exploitation des Ports de Monaco) si fregia della doppia certificazione ISO 9001 “Qualità” e 14001 “Ambiente” da ottobre 2018 e dopo essere stato definito “Porto Pulito” dal 2011.
Dopo molte segnalazioni di utenti, la Direzione dei Porti di Monaco ha reagito, apponendo divieti di gettare i mozziconi di sigarette lungo i moli del porto e in mare. In effetti la problematica è creata soprattutto dagli equipaggi dei super yacht ormeggiati lungo il molo Soccal, il principale, quello dietro alla statua del tuffatore davanti alla piscina e lungo il quai Kennedy. Cosa succede esattamente? Che i dipendenti solitamente sono imbarcati, ossia assunti, se non fumatori, molti però lo sono e appena scendono a terra vanno a sedersi nel molo di fronte, nascosti dalle auto parcheggiate, bevono birra, fumano e poi lasciano le bottiglie vuote e mucchi di mozziconi di sigarette per terra oppure direttamente li buttano in mare. Nessun tipo di buon senso e neppure senso civico! Dalla parte del quai Kennedy invece sono state prese di mira le giardiniere, con piante o senza, ed anche lì è spuntato il biglietto, in mezzo ai ficus benjamin: “Non sono fumatore!“.
Il Comune di Monaco da molti anni all’inizio della stagione estive, distribuisce in spiaggia coni-portacenere, proprio per incitare i fumatori a non gettare i loro mozziconi in spiaggia e quindi in mare.
I mozziconi infatti, inquinano ancora più della plastica. La maggior parte dei 5,6 mila miliardi di sigarette prodotte nel mondo sono realizzate con filtri fatti di acetato di cellulosa, un tipo di plastica che può impiegare oltre dieci anni prima di decomporsi. I filtri per sigarette furono creati negli anni ’50 dall’industria del tabacco, nel tentativo di rendere il fumo un’alternativa più “sana” alle sigarette senza filtro, affermazione poi risultata completamente falsa. Secondo Cigarette Butt Pollution Project, quasi due terzi dei filtri per sigarette consumati ogni anno sono gettati in modo irresponsabile, inoltre molti dei filtri contengono sostanze aggressive, non solo nicotina ma anche arsenico e metalli pesanti.
Speriamo che i divieti aiutino a responsabilizzare i fumatori e magari anche l’istallazione di posaceneri avvitati al molo davanti agli yacht di lusso.