L’attrice americana ha accettato l’invito della presidente di Pink Ribbon Monaco, Natasha Frost Savio per lanciare il mese di sensibilizzazione contro il cancro a Monaco. L’occasione di presentare il film documentario intitolato, Be Natural: L’histoire inédite d’Alice Guy-Blaché, che l’attrice ha co-prodotto e doppiato.
Chi era Alice Guy-Blaché francese di nascita e americana di adozione? Lo ha fatto scoprire con il suo documentario durato 8 anni di ricerche, la regista Pamela B. Green. Alice Guy-Blaché fu la prima, regista, produttrice cinematografica negli USA ma nessuno mai le riconobbe il merito. In un paese come gli USA che l’avevano accolta in quel mondo del lavoro cinematografico, al pari degli uomini, la regista ci fa scoprire che in realtà questa business donna dal grande talento artistico era mal sopportata dagli uomini, che ne erano gelosi, compreso il marito britannico, donnaiolo e privo di talento che portò la loro impresa al fallimento. Divorziata e con due figli tornò in Francia, dove il mondo del cinema francese non le aprì mai le porte (Una donna! Figuriamoci). Attraverso l’inchiesta Pamela B. Green ha rintracciato parenti, foto e anche molti film della regista .
A fare da voce narrante al documentario è stata l’attrice, premio Oscar, Jodie Foster a cui abbiamo chiesto: Come vede le donne nel cinema americano? “Non faccio differenze. L’obiettivo è che si facciano dei film dove l’umanità sia protagonista. – risponde la Foster -È fondamentale la forza del regista. Io ho il mio regista femminista preferito Jonathan Demme che faceva dei film con un vero punto di vista femminile (fu il regista che la diresse nel Silenzio degli Innocenti) poi ci sono splendide registe come Kathryn Bigelow, unica regista donna premio Oscar, che fa film da uomini. Tutti noi possiamo fare differenti film, di stile diverso. Io per esempio sono molto interessata alla vita degli uomini e ai loro punti di vista”.
Prima della proiezione, S.A.S. il Principe Albert II, ha consegnato un riconoscimento a Jodie Foster e Pamela B. Green, il Pink Ribbon Award, per il loro impegno nella realizzazione del film che ha messo in evidenza questa donna dimenticata per troppi anni.