Festeggia 20 anni la No Finish Line, al via sabato 16 novembre

La prima No Finish Line fu ideata nel novembre 1999 dalla Jeune Chambre Economique de Monaco per celebrare e promuovere la prima giornata monegasca dei diritti dell’infanzia.

Il Principe ha dato il via alla No Finish Line. Ft (c)AndréFaure

La prima edizione riunì 750 partecipanti che registrarono 9.000 km. L’anno scorso, il diciannovesimo, ci furono 15.600 partecipanti e più di 432.670 km percorsi. Dal lancio di questa straordinaria avventura, 126.045 corridori e camminatori hanno donato 3.666.941 euro a progetti per aiutare bambini bisognosi e malati. Quest’anno il padrino della manifestazione, che ha dato il via alla gara di solidarietà è stato S.A.S. il Principe Albert II.

Il 20 novembre, alle ore 20 inizierà la sfida per il ventennio che premierà i 20 migliori corridori della squadra che percorrerà il maggior numero di chilometri per 20 ore consecutive.

Tra i diversi eventi all’interno della No finish Line: La 24 ore non stop. Questo evento ufficiale, che fa parte del calendario di corse fuori stadio della Federazione Francese di Atletica Leggera, si svolgerà da sabato 23 novembre alle 9 di domenica 24 novembre alle 9 di domenica 24 novembre. (Limitato a 100 posti).

La No Finish Line propone “50 ultra-runners” per correre per 9 giorni e 8 notti dal 16 novembre 14h al al 24 novembre 14h. Nel 2018, il vincitore maschile aveva percorso 900 km e la vincitrice femminile 843 km….ma il record assoluto individuale maschile della No Finish Line dalla sua creazione è di 1041 km (nel 2012) e la donna 924 km….e rimane ancora da battere!

Il principio della NFL è quello di correre o camminare su un circuito di 1370 m nel quartiere di Fontvieille, 24 ore al giorno dal 16 al 24 novembre. L’iscrizione è unica per tutta la durata della gara (€12 per gli adulti e €6 per i minori di 10 anni; deposito chip individuale di €10). Per il suo 20° anniversario, questa gara a cuore aperto lancia nuove sfide: percorrere 450.000 km e accogliere 16.000 partecipanti. Punteggi sempre più ambiziosi ogni anno, che solo la mobilitazione per aiutare i bambini e l’immancabile auto-miglioramento di corridori e camminatori possono raggiungere.