L’Istituto Monegasco di Statistica e Studi Economici (IMSEE) ha appena pubblicato il rapporto sul PIL 2018.
Dopo un rallentamento della crescita monegasca (dal +9,6% nel 2013 al +3,5% nel 2016 e al -3,4% nel 2017), il PIL del Principato è rimbalzato nel 2018. Il PIL monegasco per il 2018 supera per la prima volta i 6 miliardi di euro, raggiungendo i 6,09 miliardi di euro rispetto ai 5,69 miliardi di euro del 2017. È aumentato del +6,1% in volume, corretto per l’inflazione.
Nel 2018, tutte le componenti del PIL progrediscono. Il risultato lordo di gestione è aumentato maggiormente (+11,0%) dopo la contrazione del -9,0% nel 2017. L’occupazione ha continuato a crescere nel 2018, sia nel settore privato che in quello pubblico (+2.000 dipendenti aggiuntivi (+3,7%) a dicembre. La spesa salariale è in aumento (+2,7%) e rappresenta quasi la metà del PIL (46,6%), esclusi i sussidi. Ciò corrisponde alla ridistribuzione sotto forma di salari e contributi della ricchezza creata annualmente.
Le imposte pagate sui prodotti hanno registrato un forte incremento sia in valore (+8,7%), sia in volume (+7,8%). Essi contribuiscono per il 12,7% alla ricchezza prodotta. È soprattutto l’aumento dell’IVA, ma anche delle imposte sul rogito e dell’IVA sui beni immobili che spiega questo aumento.
L’importo delle sovvenzioni continua ad aumentare (+1,7%) ma in diminuzione rispetto al 2017(+16,1% dovuto principalmente alla creazione del Fondo per le dipendenze e agli importi destinati a la transizione energetica).
Come negli anni precedenti, i risultati economici settoriali mostrano ampie disparità a seconda dell’attività (cfr. tabella 3). Otto dei dodici settori di attività principali (GSA) sui dodici settori dell’economia monegasca hanno registrato un aumento del PIL settoriale. Ma questa crescita complessiva è dovuta principalmente a due settori: le attività scientifiche e tecniche, i servizi amministrativi e di supporto e il commercio all’ingrosso. I tre settori economici più importanti del Principato, in termini di PIL, sono le attività scientifiche e tecniche, i servizi amministrativi e di supporto, le attività finanziarie e assicurative e le attività immobiliari. Essi rappresentano quasi la metà (43,9%) della ricchezza prodotta.
Il PIL “pro capite” ammonta a 70.881 euro. È aumentato del +3,5% in volume. Anche il PIL per dipendente, indicatore di produttività, è aumentato del +2,3% a 108.112 euro