Siya Kolisi, capitano della squadra sudafricana di Rugby World Champion 2019, simbolo del rinnovamento della nazione arcobaleno, ha ricevuto il Peace and Sport Award come “Campione dell’anno” per il suo impegno per l’educazione e la coesione sociale.
Il 2 novembre 2019, a Yokohama, Siya Kolisi, capitano della squadra nazionale, condusse gli Springbok al loro terzo titolo mondiale e divenne l’eroe di una nazione. Nata nel comune di Zwide, a nord di Port Elizabeth, un distretto segnato dalla disoccupazione e dalla mancanza di opportunità, Siya ha vissuto fame e privazioni.
Oggi punto di riferimento nel rugby mondiale, questa terza linea, temuta da tutto il mondo del rugby, non ha dimenticato la sua comunità ed è quotidianamente impegnata a trasmettere i valori dello sport ai giovani.
Coinvolto nel suo paese natale, ha partecipato attivamente alla modernizzazione della sua scuola e offre attrezzature sportive al club della sua infanzia: gli African Bombers.
Nel 2018, per celebrare il centenario della nascita di Nelson Mandela, è stato l’ambasciatore di un programma per fornire lampade fotovoltaiche a più di 100.000 famiglie sudafricane isolate senza elettricità.
Al termine della Coppa del Mondo di Rugby, ha creato una campagna nazionale per dotare 262 scuole di tablet digitali – 262 come numero simbolico riferito al numero di punti segnati dalla sua squadra durante la competizione. I suoi programmi sono resi possibili grazie al coinvolgimento dei suoi sponsor che, come lui, sono impegnati nel cambiamento sociale.
E’ per questo instancabile investimento dentro e fuori dal campo che Siya Kolisi è stata eletta dal Campione della Pace. Kolisi succede a Blaise Matuidi e raggiunge nel club François Pienaar, altro numero 6 degli Springbok che ha ricevuto il trofeo Webb Ellis da Nelson Mandela nel 1995, in quella che rimane una delle più belle immagini di riconciliazione della pace attraverso lo sport.
Durante una serata eccezionale al Teatro dell’Opera di Monte-Carlo, alla presenza di S.A.S il Principe Alberto II di Monaco.
Ft.M.Alesi/Direc.Com/PalaisPrincier
Per Joël Bouzou, Presidente e Fondatore di Peace and Sport: “I Peace and Sport Awards sono un’occasione unica per evidenziare tutte le iniziative realizzate a favore della Pace attraverso lo Sport.
Dalle ONG al mondo dello sport, tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere e dobbiamo utilizzare questo meraviglioso strumento che è lo sport al servizio della pace. Vorrei anche congratularmi con Siya Kolisi, Campione dell’anno, che, come Nelson Mandela, ha dimostrato la capacità unica dello sport di riunire“.
Joël Bouzou e Gareth Wittstock (Ft.©Eric Mathon / Palais Princier) Al centro i Principi a sinistra Gareth Wittstock, dopo il Sovrano Joël Bouzou e Didier Drogba
Nell’ambito del Forum Internazionale per la pace e lo sport Gareth Wittstock, segretario generale della Fondazione Principessa Charlene di Monaco e Joël Bouzou, Presidente e Fondatore di Pace e Sport, hanno firmato un accordo di collaborazione tra le loro due associazioni.
Peace and Sport ha anche organizzato una giornata di calcio allo stadio Louis II con ragazzi e ragazze allenati da grandi campioni e il lancio della nuova applicazione “Mycoach” che offre la pace attraverso gli educatori sportivi, un modo innovativo per promuovere la pace attraverso programmi sportivi progressivi e annuali, al fine di creare le condizioni per una convivenza “migliore” attraverso la pratica sportiva.
In presenza del Principe si è anche tenuto il Forum, dove esperti internazionali hanno discusso sul tema: Investire per la pace, agire attraverso lo sport.