Maurizio di Maggio ci accompagna negli USA a visitare Boston.
Noi Italiani abbiamo sempre avuto un po’ di problemi a pronunciare “Massachusetts”. In effetti è il nome che i pellerossa Alconchini hanno dato alla regione e che i primi coloni hanno conservato, pronunciandolo però all’americana. Massachusetts significa semplicemente “la collina più grande”. È sulla costa a sud di Boston che è approdata la famosa nave dei Padri Pellegrini, la Mayflower.
Insomma Boston è la culla degli Stati Uniti, il posto dove tutto è cominciato. E gli Americani sono fieri di dire che è una città che ha “ben 360 anni”. Il cuore della città è praticamente su una penisola. Ci vivono circa 500.000 persone, ma con le città satellite la Greater Boston raggiunge quasi i 3
milioni di abitanti. Come San Francisco è la “porta dell’Oriente”, così Boston è la porta dell’Europa, il primo aeroporto che si incontra arrivando dal vecchio continente. A Boston non prendete un’auto in affitto. Dimenticatela proprio la macchina, perché è una città a misura d’uomo. Credo sia l’unica
città degli States dove l’auto non è una necessità vitale. Non per nulla la chiamano the America’swalkin City, perché è tutta concentrata e quello che c’è di interessante da vedere lo si raggiunge con una passeggiata.
Allora si va. Scarpe da ginnastica ai piedi, perché la prima regola è la comodità e nessuno si formalizza anche nella aristocratica Boston dove vestono elegantemente, e si parte per il tour seguendo una linea rossa dipinta sulla strada. E’ il Freedom Trail, il sentiero della Libertà, è un
percorso storico di circa 5 km che passa attraverso Boston e Charleston.
Seguendo la linea rossa dipinta sul marciapiede si passa davanti a 16 siti storici fondamentali per la Rivoluzione Americana, come FANEUIL HALL, un edificio in mattoni rossi di tre piani che prende il nome del commerciante che l’ha fatto costruire nel 1742 e che era la sede del mercato di Boston. È importante perché lì si riunivano i patrioti americani durante la Guerra d’Indipendenza.
Patriottismo a parte, oggi fa parte di un’area commerciale con negozi, bancarelle, boutiques. Lì vicino c’è anche un altro monumento, restaurato con il granito originale del 19° secolo: si chiama Quincy Market, un edificio neoclassico con le colonne stile Partenone.
Seguendo il Freedom Trail si arriva alla OLD STATE HOUSE, l’edificio in cui venne letta per la prima volta la dichiarazione d’Indipendenza. Lì davanti è avvenuto il Massacro di Boston: le Guardie Inglesi prese a palle di neve reagirono sparando sulla folla e 5 ragazzi ci lasciarono la pelle: era il 5 marzo del 1770.
Sempre in giro per Boston, seguendo il Freedom Trail si passa davanti alla casa di un patriota, Paul Revere. E’ una bella casa interamente in legno e perfettamente conservata, è la più antica di Boston.
Lì vicino c’è la Old North Church, una chiesa dal cui campanile venne segnalato l’arrivo degli Inglesi. Praticamente fu il primo gesto della Guerra d’Indipendenza, il 18 aprile 1775.
Se si è stanchi ci si siede su una panchina del Boston Common, il primo parco pubblico d’America. Su una panchina a bordo del laghetto Robin Williams ha recitato uno dei suoi monologhi più commoventi nel film “Will Hunting – genio ribelle”. L’ho cercata quella panchina, ma non esiste:
l’avevano piazzata a bordo acqua per esigenze di scena!