Un’efficace collaborazione tra l’associazione SHARE e varie strutture a Monaco ha permesso la costruzione di una sala di cateterizzazione cardiaca presso il “Centre Hospitalier Mère Enfant le Luxembourg” a Bamako in Mali.
Questa nuova sala sarà gestita dal Dottor Abdul Wahhab TERRA, formatosi grazie a Share presso il Centro Cardio-Toracico di Monaco. Le prime procedure diagnostiche e interventistiche sono state completate con successo. La sua complementarietà con la sala operatoria FESTOC, all’interno dello stesso ospedale e gestita dalla Chaine de l’Espoir (Catena della Speranza), è innegabile e rappresenta una risorsa importante per l’offerta sanitaria del Paese. Il settore cardio-toracico del CHME è ora completamente attrezzato e in grado di assistere i pazienti in modo efficiente. La sala MAMOS (Mali_Monaco_Share) è situata in un proprio edificio, è dotata di nuove attrezzature, di una sala di preparazione e monitoraggio post-procedura, di una sala di controllo, di un ufficio per il capo reparto, di un deposito materiali, di un bagno, il tutto nei più alti standard qualitativi. Questo padiglione, con un budget di costruzione e di attrezzature superiore a 1.500.000 euro, è stato reso possibile grazie al tempestivo sostegno del Principe Albert II di Monaco e della Direzione della Cooperazione Internazionale di Monaco. Anche diverse fondazioni monegasche ed europee hanno permesso a questo progetto di essere realizzato.
Ad inaugurare la sala il 14 febbraio, Giornata internazionale di sensibilizzazione sulle malattie cardiache congenite, erano presenti il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione di Monaco, Laurent Anselmi, l’ex Presidente della Repubblica del Mali e Presidente della Fondazione per l’infanzia, Amadou Toumani Touré, il Dr Michel Hamal Sidibé, Ministro della Salute e degli Affari Sociali del Mali, il Dr Robillon e Dr Bourlon, rispettivamente Presidente e Vicepresidente di Share.
L’associazione SHARE si propone di formare ed educare team medici, paramedici e amministrativi in paesi di tutto il continente africano, selezionati con l’obiettivo di sviluppare unità cardiovascolari locali e autonome, al fine di ridurre l’impatto delle malattie cardiovascolari sulla popolazione adulta e infantile.