La sanità italiana e quella francese, dovrebbero essere le migliori al mondo e in un certo senso lo sono e si somigliano molto. Ottimi medici, grandi preparazione, ottimi ricercatori poca spesa per il paziente. Un male comune: i politici che tagliano i fondi alla sanità.
Si perché in un Paese dove si pagano tasse altissime (Italia e Francia) la politica dovrebbe investire prima di tutto nella sanità, nella ricerca, nell’istruzione, nelle infrastrutture. Ogni qualvolta che cambiano i governi, i tagli si fanno sempre nella sanità. In Italia è lo sport nazionale dei politici, in Francia il presidente Macron subisce da un anno lo sciopero di medici e personale ospedaliero, per i tagli alla sanità che lui stesso ha voluto! Ovvio che la prima parte del suo discorso era proprio rivolta a loro che se si mettessero in sciopero ora…. per curare il virus sarebbe un disastro.
Eppure questi due Paesi hanno medici e ricercatori eccezionali.
Una speranza in queste ore per la lotta al coronavirus viene però dall’Olanda (che loda poco i propri ricercatori ma forse fornisce più mezzi) i ricercatori avrebbero messo a punto il primo farmaco capace di distruggere il Covid19. Si tratterebbe di un anticorpo monoclonale in grado di attaccare il virus a cui hanno lavorato 10 ricercatori dell’Erasmus University Medical Center di Rotterdam e dell’Utrecht University.
Il problema però è il tempo. Infatti la bella notizia ha fatto subito cadere gli entusiasmi: l’anticorpo dovrà ancora essere testato sull’uomo e la ricerca sottoposta a revisione. Quindi si dovrà aspettare ancora mesi prima di vedere il nuovo farmaco applicato in ospedale. In Lombardia si sta utilizzando, pare con un buon successo il farmaco per l’artrite che avrebbe fatto migliorare i pazienti a cui viene somministrato.