Oggi un’amica al telefono mi ha chiesto ma non ti annoi a stare a casa? Ecco un momento come quello che stiamo vivendo si può vedere sotto tanti aspetti, viverlo in tanti modi.
Adesso alcuni si chiederanno ma perché stai a casa che a Monaco non sei obbligata? Certo, per ora non ci sono obblighi di restare a casa. Solo che a parte la spesa, qualche sporadica e solitaria passeggiata e le conferenze stampa ormai rarissime di governo e conseil national, noi qui seguiamo già il “metodo Italia”, pare più ragionevole e logico. In fondo la prevenzione non può far male, o no? Molti amici che abitano a Monaco stanno facendo la stessa cosa per il buon senso.
Allora mi sono chiesta perché per le persone è così difficile restare da soli? Che poi per alcuni è soli soli, perché vivono soli; altri sono coppie, altri ancora nuclei familiari. Sembra una tragedia. Certo la limitazione della libertà non piace a nessuno però si deve pensare che è una cosa momentanea. Forse prima di tutto non si sta bene con se stessi e come prima cosa varrebbe la pena di chiedersi il perché? Poca fiducia in se stessi? Però bisogna anche dire che la solitudine di oggi è anche molto relativa. In questi giorni l’uso dei social è aumentato in modo esponenziale e poi film, tv, gli amati libri, le lunghe conversazioni telefoniche ma anche riordinare o fare quelle cose in casa che si rimandano sempre. Prendere il piacere di fare un po’ di giardinaggio sul proprio terrazzo o per chi ha la fortuna anche nel proprio giardino.
E per le coppie e le famiglie? Potrebbe essere bellissimo… oppure no?
Giovani coppie che affronteranno la prova del nove, soli senza amici insieme per quanto? Altre coppie prese dai tanti impegni che si riscoprono e si ritrovano o magari scoprono che le loro strade si sono separate. Penso che della solitudine forzata possano soffrire di più gli anziani, o forse no, perché i ricordi della guerra sono ancora presenti e chiari nella loro mente e l’idea del sacrificio è radicato dentro di loro, molto più che nelle altre generazioni. E poi ci sono i figli. Chissà quanti apprezzeranno di avere mamma e papà vicini per tanto tempo, perché quando lavorano li vedono poco e quanti genitori si accorgeranno dei cambiamenti dei loro figli, cresciuti e li scopriranno in un modo diverso.
Potrebbe essere un’esperienza straordinaria quella di insegnare ai nostri figli la capacità di stare da soli e di arricchire il mondo più profondo di ognuno di noi.
C’è anche un’altra parte delle persone che sicuramente non pensa così. Ho scoperto che c’è un mondo che è completamente d’accordo con il sistema del britannico Johnson, anche se le università britanniche hanno deciso di chiudere dato che per il cinquanta per cento ci sono studenti internazionali che non vogliono fare le cavie per scoprire se la strategia dell’immunità di gregge sarà quella vincente oppure no (cioè sopravvivono solo i più forti!). Non posso pensare che le banche, l’economia, venga prima dell’uomo (inteso come essere vivente). Senza “homo Sapines?” niente economie e banche (del resto questa struttura l’ha inventata l’uomo) e mi pare di ricordare dai miei studi che c’era stato già uno che voleva selezionare una razza forte e pura….. alla fine fortunatamente fece una brutta fine!
In questo mondo globalizzato, coloro che dovevano guidarci probabilmente hanno sbagliato tutti! Doveva esistere un’Unione Europea che, come nelle favole, avrebbe dovuto essere unita; avrebbero dovuto spiegare a novembre (già perché lo sapevano) cosa accadeva in Cina, decidere una strategia comune, è quello che avrebbe dovuto fare un’Unione (con la U maiuscola), invece tutti con la testa girata dall’altra parte della Cina.
Allora si salvi chi può. Ogni Stato ha fatto a modo proprio. La Germania si è fatta scappare il paziente 0 e il virus è arrivato in Italia, più precisamente in Lombardia, tempio della moda e degli affari. Il business con i cinesi era cresciuto, dopo gli accordi stretti con il Presidente Xi Jinping che aveva visitato Italia, Monaco e Francia. Quindi, seppure la Cina aveva un’epidemia perché mai si sarebbero dovute chiudere le frontiere con la Cina per un periodo? Razzisti! E così tutti con l’influenza. Così l’anno definita alcuni Paesi, tra cui la Francia. Un virus da niente… solo il 2% di mortalità rispetto agli altri, quindi poco pericoloso. L’influenza normale fa più morti! E allora perché tutto questo allarme? Allora abbiamo sbagliato tutto? Come mai i cinesi si sono obbligati a cercare di curare tutti i loro compatrioti e hanno fatto i test se in fondo c’erano meno vittime dell’influenza normale?
Io sinceramente, anche se i numeri delle vittime della cosidetta influenza annuale sono chiaramente alti, non ricordo di aver mai sentito parlare di ospedali al collasso, che non possono mettere in terapia intensiva le persone, ossia con un respiratore, 732 persone solo in Lombardia, senza contare quelli che c’erano già per altre patologie o incidenti, per un totale di 1518 persone in terapia intensiva in tutta Italia.
L’Italia ha fatto molti tamponi. La Francia no. Parlo della Francia perché è quella che conosco meglio. La Francia il cui governo si è comportato esattamente all’opposto di quello italiano. Ha fatto finta di niente, un po’ come il britannico Johns, ha tranquillizzato la popolazione che era una semplice influenza. Che gli italiani esageravano, che poi erano impestati e poi untori e all’improvviso però, Macron ha cambiato rotta. Perché? Non era una semplice influenza? Davvero non capisco. Purtroppo non hanno capito neanche i francesi e molti ancora non capiscono, dato che c’era un divieto per manifestazioni con 100 persone e a Parigi sono risorti i gilets jaunes! Cos’è questo guaio che è capitato all’improvviso e gli impedisce di farsi la bise (il bacio quando ci si saluta) e che ora gli limita la libertà minacciandoli a stare chiusi in casa come gli italiani?
Io non so dove sta la verità, non so quello che succederà, chi avrà torto e chi avrà ragione. Spero solo con tutto il cuore che si riesca a uscire da questo tunnel. Una cosa è certa sono morti anche tanti professionisti della sanità, quindi non credo che fosse una semplice influenza. Poi ognuno racconta la propria visione.
Vorrei solo incitare tutti a unirsi nel trovare la soluzioni o aiutare a trovarle, fare quello che ci viene chiesto, perché penso che sia per il nostro bene, quello dei nostri figli e dei nostri nipoti…. della nostra civiltà.
Sicuramente mi ha molto emozionato l’applauso delle città italiane, sabato 14 marzo a mezzogiorno, da balconi, finestre, terrazze, giardini le persone si sono affacciate tutte insieme ed hanno voluto rendere omaggio ai medici e a tutto il personale ospedaliero che lottano ogni istante contro il corona virus. Applausi, bandiere tricolore, fazzoletti sventolati. Ecco pensiamo a loro, i nostri eroi sul campo, senza riposi e aiutiamoli ad avere meno pazienti! #distantimauniti