NON SONO IN VENA DI ….

Giovedì 12 marzo a Monaco si respira un’atmosfera molto strana. Come sapete c’è una comunità di 137 nazionalità che vive tranquilla e felice ma con questa crisi di corona virus non è più la stessa cosa.

NON SONO IN VENA Di  .... GIOVEDÌ 12 MARZO PARLIAMO DI EVENTI DEL PRINCIPATO O DI CORONA VIRUS?
Il Principe con la direttrice UNESCO Audrey Azoulay e a sinistra Elisabth Breaud,
ft.(c)M.Alesi/Direc.Com

A Monaco, dove il governo non ha dato restrizioni ma ha consigliato il teleworking e le modalità base d’igiene. Gli italiani per quello che è possibile, fanno una vita abbastanza ritirata ma anche molti stranieri si sono allineati, mentre altre persone continuano la loro vita di sempre, abbracciandosi e baciandosi appena s’incontrano. Scuole aperte per tutti, bus di turisti che se arrivano dalla Francia possono entrare. Comunque per la strada c’è poca gente, ristoranti mezzi vuoti ma se si passeggia al porto di Cap d’Ail all’ora di pranzo si scopre che il ristorante è pieno zeppo di gente appiccicata che mangia, beve, ride, fuma, tossisce e starnutisce come se niente fosse! Un vero paradosso?

Si perché alcuni si sono chiesti: ma gli italiani esagerano? I cinesi hanno esagerato? Gli altri popoli europei sono più fortunati, furbi, intelligenti?????

Poi come in una vera favola che si rispetti vediamo recapitarci un comunicato stampa, dove si dice che il nostro Principe, S.A.S. Albert II di Monaco apre i lavori della X edizione del RIMM (Incontri Internazionale del Mediterraneo) al Museo Oceanografico. Elisabeth Bréaud, presidente e ideatrice di questa manifestazione biennale, ha invitato grandi esperti di diversi orizzonti per riflettere sulle sfide contemporanee intorno al Mediterraneo e proporre delle soluzioni. Un evento aperto al pubblico (poco presente) sul tema “Agire per il Patrimonio”. Presente all’evento anche la direttrice dell’UNESCO Audrey Azoulay……. Alla fine la vita va avanti, virus o non virus….. o no? Intanto l’ATP decideva si sospendere tutti i tornei di tennis: quindi niente Monte-Carlo Master di Tennis ma i teatri e i cinema restano aperti e la lega francese di basket annunciava che tutti i campionati sono sospesi.

I giornalisti di Monaco intanto aspettavano notizie dalle autorità del Principato, dopo l’informazione di una seconda persona positiva al corona virus ricoverata. Invece niente.

Quindi alle ore 20 di giovedì 12 marzo, tutti davanti alla tv per sentire il presidente francese Macron e il suo discorso. Iniziato con una sviolinata all’eccezionale corpo di medici e personale ospedaliero, che se non ricordo male è in sciopero da circa un anno per i tagli al loro settore decisi proprio dal presidente; ha proseguito dicendo che sono francesi i migliori virologi, che troveranno sicuramente un vaccino; che tutte le scuole chiuderanno lunedì, che si deve viaggiare meno ma che si devono prendere i mezzi pubblici (stare in auto con chi vive tutto il giorno con te no, sugli autobus in promiscuità si). Che gli anziani e i malati con patologie devono restare a casa ma che domenica ci saranno le elezioni amministrative (non si possono rimandare ormai) e tutti devono andare a votare (anche gli anziani che comunque in Comune saranno al sicuro (??). Ed ha concluso dicendo che se sarà necessario si passerà anche al prossimo step…. quello italiano per intenderci, quello della chiusura e isolamento, ed ha concluso con “la Francia unita batterà il Covid19” (più o meno quello che ha detto Conte in Italia, mi pare).

Quindi da che gli italiani esageravano a che i francesi sono in ritardo sul modo di circoscrivere il virus ….. è stata una giornata strana quella di giovedì 12 marzo!

Quindi non sono in vena di scrivere di notizie che parlano di un evento, come quello del RIMM, come se tutto fosse normale e del divieto agli UBER francesi di venire a fare scorribande a Monaco in cerca di clienti, a meno che i clienti non li abbiano trovati in Francia e li debbano riportare a casa a Monaco… No non sono in vena e aspetto, in solitudine, di conoscere quali saranno le decisioni del Principato per evitare che la pandemia francese si installi anche a Monaco…. a vi ricordo che prima gli infetti erano i frontalieri italiani che venivano a lavorare a Monaco mentre lunedì 9 marzo i francesi e i monegaschi provavano ad andare in Italia a fare la spesa ma al confine venivano rimandati indietro: “Ma come non sono gli italiani in isolamento”.