#COVID19: FINALMENTE TEST PER TUTTA LA POPOLAZIONE

Lo aveva chiesto a gran voce il Conseil National guidato da Stéphane Valeri: eseguire tamponi a tutta la popolazione all’inizio dell’epidemia. Purtroppo non è mai accaduto.

Era la cosa migliore per avere subito il polso della situazione e capire quanto il virus fosse presente nel Principato. I test però non sono mai arrivati a sufficienza. Il Conseil National però non ha mai ceduto su questo punto con il governo e giovedì 14 maggio, 10 giorni dopo la fine della quarantena, il Ministro della Salute Gamerdinger ha annunciato i test per tutta la popolazione!

#Covid 19: finalmente a Monaco i test per tutta la popolazione
Il Test Rapido di Orientamento Diagnostico (TROD), ft.(c)MAlesi/Direc.Com.

Si tratta di rapid test, tedeschi e americani della Abbott: “I migliori in commercio – ha detto il Ministro – già testati dal CHPG e da un laboratorio di Cannes“. La questione è che non sono obbligatori né per la popolazione residente né per i dipendenti frontalieri, italiani e francese ma solo su decisione volontari (se tutti accetteranno saranno testate 90 mila persone). Secondo Gamerdinger tutti vorranno fare i test (gratuiti) perché le persone vogliono sapere se sono entrate in contatto con il virus. Ma se aveva senso testare la popolazione durante la quarantena, per eliminare il virus dalla circolazione nel Principato, qual è l’obiettivo attuale? Ora che la città è stata riaperta, i francesi hanno riaperto e tutti circolano liberamente e molti senza mascherina, perché solo fortemente consigliata in esterno?

Vogliamo testare, identificare e nel caso positivo, mettere in isolamento e cercare tutti coloro che sono entrati in contatto con il malato o il portatore sano. Nel caso di persone malate con sintomi curarle a casa o se più gravi in ospedale. – ha aggiunto Gamerdinger – Abbiamo capito che bisogna trattare subito il paziente con sintomi per evitare che peggiori. L’obiettivo è capire quanto il virus sia in circolazione e solo con l’esame sierologico si potrà sapere“.

Sono iniziati gli esami su un campione di mille persone: carabinieri, pompieri, assistenti sociali, personale di assistenza agli anziani, volontari della Croce Rossa, ad oggi circa 710 persone di cui meno del 2% è entrato in contatto con il virus.

Da metà della prossima settimana inizieranno i test pungi-dito sulla popolazione. Il sistema è semplice, non doloroso e non si deve essere a digiuno. È un test simile a quello del diabete: un aghetto punge il dito, si fa scendere una goccia di sangue, si aggiunge il reagente e 10 minuti dopo si ha il risultato. Se fosse positivo il medico presente prescrive alla persona un esame del sangue per capire se ha sviluppato gli anti corpi (IgG) e se c’è già la guarigione o se il virus è ancora attivo (IgM); il risultato arriva dopo 1/2 giorni. In caso di positività, a seconda dei risultati, potrebbe comunque essere prescritto, per ulteriore verifica, un PCR, il cosidetto tampone laringo-faringeo Tutti gli esami sono a carico dello Stato.

La lettera d’informazione del governo che nei prossimi giorni riceveremo tutti

Nei prossimi giorni ogni famiglia riceverà una lettera del governo che spiegherà l’iniziativa, che, in seconda battuta sarà proposta anche ai dipendenti non residenti, probabilmente direttamente negli uffici per una questione di praticità.

I SITI PER LO SCREENING

Saranno due; lo spazio Ravel del Grimaldi Forum e la Salle Leo Ferré a Fontvieille, tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle ore 18; l’obiettivo è esaminare 4 mila residenti al giorno.

ORDINE ALFABETICO

Si passerà l’esame per ordine alfabetico. Si inizierà con la lettera A, si potrà andare con il proprio nucleo familiare (madre padre e figli). L’ora e il luogo saranno comunicati attraverso la stampa, i manifesti in città e sui social. In caso di indisponibilità durante la fascia oraria designata, le sessioni potranno essere riorganizzate. Sul luogo dell’esame sarà presente un medico, le infermiere che praticheranno l’esame, volontari di CRM e FAM per la procedura. Bisognerà rendere le proprie generalità.

PER I BIMBI TRA 0 -5 ANNI

I bambini di età compresa tra 0 e 5 anni saranno sottoposti a screening specifici, in un secondo momento, in presenza di un pediatra, la piccola puntura sarà eseguita sul tallone.

Questa è l’autorizzazione per il test che sarà presentata al momento dell’esame

Se tutti parteciperanno, alla fine si saprà come è circolato il virus nel Principato. Il Ministro ha comunque sottolineato che non si deve abbassare la guardia. Il corona virus è sempre attivo, occorre mantenere le distanze sociali e indossare la mascherina. Il governo guarda con grande attenzione a come si comporta il contagio in Costa Azzurra e in provincia di Imperia, sempre pronti a mettere in pratica il programma “Stop & GO”, nel senso che se i contagi aumentano si torna tutti in quarantena ma se la situazione resta stabile si potranno riaprire altre attività come gli alberghi, i bar e i ristoranti, anche se per questi ultimi si terranno una serie di riunioni per capire quali saranno le precauzioni da prendere così come per lo sport collettivo.

Comunque anche se in ritardo i test sono fondamentali e non solo per capire il modo in cui il virus ha toccato il Paese e calcolarne le percentuali ma anche per identificare i positivi asintomatici. Infatti, secondo gli esperti, molti di questi casi, una volta identificati hanno mostrato radiografie con polmoni compromessi. Erano asintomatici ma il virus all’interno del fisico ha lavorato portando danni. Di qui l’importanza di fare lo screening.

Il Governo di Monaco fornirà i risultati di questa banca dati, preservando l’anonimato delle persone testate.
La riservatezza di queste informazioni mediche è totale e controllata dal CCIN.

Il test non è obbligatorio, da questo mi pongo una domanda: se 10 asintomatici portatori del virus non fanno il test che senso ha tutto questo?…..