#COVID19: LE NUOVE REGOLE DELL’ITALIA

Il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio italiano Conte fa entrare il Paese nella fase 2. Da lunedì 18 maggio sarà permesso circolare liberamente nella propria regione senza bisogno di certificazioni e dal 3 giugno apertura della frontiera italiana anche ai turisti della UE e dell’aerea Schengen, compresi anche il Principato di Monaco e la Svizzera.

Per coloro che risiedono nel Principato di Monaco ancora non è possibile recarsi in Italia in questi giorni a meno di non avere un motivo valido di salute per i propri familiari in Italia.

Dal 3 giugno per gli italiani sarà possibile spostarsi da una regione all’altra senza certificazioni. Naturalmente chi è positivo senza sintomi o malato da corona virus dovrà continuare a restare in quarantena fino alla guarigione. Resta il divieto di assembramento, il rispetto delle distanza di sicurezza, l’obbligo di usare la mascherina; non si deve abbassare la guardia soprattutto se ci si trova fuori e ci sono troppe persone in giro.

#COVID19: LE NUOVE REGOLE DELL'ITALIA CHE APRE LE FRONTIERE IL 3 GIUGNO AI PAESI UE E SCHENGEN
L’arrivo a Ventimiglia dall’autostrada in provenienza dalla Francia, (ft. (c)WSM)

A decorrere dal 3 giugno, gli spostamenti da e per l’estero sono aperti ma possono essere limitati solo con provvedimenti specifici (aumenti di contagi) o anche in relazione a decisioni di specifici Stati e territori, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al  rischio epidemiologico e nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione Europea e degli obblighi internazionali.

Per i residenti del Principato di Monaco sarà dunque possibile andare in Italia mentre per i francesi non sarà possibile dato che il presidente Macron ha già annunciato che i francesi non potranno uscire dalla Francia per le vacanze estive (salvo cambiamenti).

Le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli in Italia di qualsiasi natura con la presenza di pubblico, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e fieristico, nonché ogni attività congressuale, in luogo pubblico o aperto al pubblico, si svolgono, ove ritenuto possibile sulla base dell’andamento dei dati epidemiologici. I sindaci potranno disporre la chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

Le attività economiche, produttive e sociali devono  svolgersi nel rispetto dei contenuti di  protocolli  o  linee  guida  idonei  a prevenire o ridurre il rischio di contagio dal virus.

Ecco cosa riapre in Italia dal 18 maggio:

  • negozi di vendita al dettaglio e attività di cura della persona, bar, ristoranti, pub se le Regioni tengono sotto controllo la curva epidemiologica e le misure di sicurezza.
  • saranno aperti gli stabilimenti balneari
  • riprenderanno le Messe in chiesa
  • riprendono gli allenamenti degli sport di squadra; nessuna data sulla riapertura della Serie A di calcio
  • riaprono i musei Ecco cosa riapre il 25 maggio:
  •  palestre, piscine, centri sportivi Ecco cosa riapre il 15 giugno: 
  • cinema, teatri, attività ludiche ricreative per bambini

Tutte le attività devono seguire le linee guida e le misure di sicurezza specifiche, nei prossimi giorni parte la sperimentazione della app Immuni e prendono il via i rapid-test su un campione di 150 mila persone.

Tutte le aperture dipenderanno ovviamente dalla situazione dei contagi.