Lunedì 4 maggio il Principato di Monaco ha aperto ufficialmente la quarantena. Eppure tutte le autorità hanno chiesto massima prudenza e la cittadinanza ha risposto…. con incoscienza purtroppo! Tutto questo fa pensare profondamente su quanto la gente continui ad essere superficiale e poco informata. Intanto la medicina e la ricerca vanno avanti.
Ovviamente è stata la prima giornata, ovviamente molti mordevano il freno, ovviamente molti hanno bambini piccoli che avevano voglia di giocare e scatenarsi, ovviamente…… possiamo giustificare tutti. Tutti hanno validi motivi…. anche mettersi a fare ore di coda per comprare generi di prima necessità. Direte voi, cibo? Noooo! Medicine? Noooo! Scarpe! Si avete capito benissimo, a Monaco una coda lunghissima si è formata oggi davanti ad un noto negozi che vende una famosa marca di abiti e scarpe sportive…. faceva i saldi!
Intanto la medicina va avanti. Ora sappiamo che grazie ai test sierologici si può testare in laboratorio l’IgG e l’IGM, dietro ricetta medica. Un test importante perché si può sapere se si è entrati in contatto con il virus e se si sono sviluppati gli anticorpi ed anche quanti sono. L’esame è da fare anche quando i tamponi sono negativi, dato che i medici si sono resi conto che molte volte il risultato di questi è errato. Ma cosa sono questi due esami che controllano le nostre immunoglobuline?
L’IgM sono prodotte alla prima risposta dell’organismo ad una nuova infezione o ad un nuovo antigene estraneo, forniscono una protezione a breve termine. La concentrazione di IgM aumenta per alcune settimane e poi diminuisce (quando si sta guarendo) ed inizia la produzione di IgG.
Gli anticorpi IgG sono prodotti durante la prima infezione o all’esposizione di antigeni estranei, aumentano dopo qualche settimana dal contatto, per poi diminuire e stabilizzarsi. L’organismo mantiene la memoria delle diverse IgG, che possono quindi essere riprodotte ad ogni esposizione allo stesso antigene. Le IgG sono responsabili della protezione a lungo termine contro i microrganismi. Nelle persone con un sistema immunitario normale, la produzione delle IgG è sufficiente a prevenire una nuova infezione.
Ora i ricercatori ed i medici hanno deciso di controllare, con esami eseguiti dopo un certo periodo di tempo, se gli anticorpi si stabilizzano e per capire quanto tempo restano o se diventano permanenti.
Tutto questo si collega con la questione della terapia del plasma. Che effettivamente, come dichiarano diversi medici, funziona molta bene. Il problema è che il plasma viene da donatori che devono aver avuto il corona virus, che sono guariti e che sono in perfetta salute: senza nessuna patologia. Per ora devono essere persone guarite da non più di 3/4 settimane così gli anticorpi sono alti. Quale problema c’è? Che i donatori sono molto meno paragonati al numero dei malati.
C’è anche un’altra novità uscita negli ultimi giorni che arriva dall’Italia e pubblicata sulla rivista “Radiology”. I ricercatori hanno scoperto, attraverso semplici radiografie, che anche i malati asintomatici o poco asintomatici colpiti da Covid-19 possono ritrovarsi i polmoni compromessi. Lo studio è stato condotto dai ricercatori dell’IRCCS Galeazzi e da quelli dell’Università Statale di Milano, i primi campioni scoperti sono i risultati di radiografie al torace eseguite sugli asintomatici o poco sintomatici di Codogno, su 170 radiografie, 100 avevano i polmoni rovinati dal virus. Ormai si sa per certo che gli asintomatici possono risultare positivi al virus e pertanto contagiosi anche dopo due settimane di quarantena.