Ormai da alcuni anni, la zanzara tigre, è arrivata dall’Africa in Europa e negli USA adattandosi molto bene e creando diversi problemi. Fortunatamente non può trasmettere il #Covid-19. Lo assicura l’Anses, Agence nationale de sécurité sanitaire de l’alimentation, de l’environnement.
L’aspetto caratteristico la rende ben riconoscibile: grazie al corpo nero a strisce nere e con una striscia bianca che le solca il dorso e il capo, inoltre il suo volo è abbastanza lento e si distingue dalle altre zanzare per le abitudini e il ciclo di vita. Depone le uova in ambienti asciutti e poco luminosi dove sono in grado di superare inverni anche rigidi. Il ciclo riprende poi quando si allungano le ore di luce, la temperatura si aggira sui 10 gradi e questi ambienti si riempiono di acqua, basta solo della semplice condensa. A quel punto le uova si schiudono, dando origine alle larve.
Aedes albopictus è vettore di diverse malattie virali, in particolare quelle causate da arbovirus, tra cui la Chikungunya, la dengue, la febbre gialla e alcune encefaliti nelle zone tropicali e in numerose zone dell’Asia. Nelle nostre zone questi agenti patogeni sono assenti e quindi questo rischio è solo teorico.
Anche la sola puntura della zanzara tigre rappresenta un problema. Si tratta infatti di un insetto molto aggressivo, che punge soprattutto nelle ore più fresche della giornata, al mattino presto e al tramonto (le zanzare comuni pungono soprattutto di notte) e riposa di notte sulla vegetazione. Le sue punture procurano gonfiori e irritazioni persistenti, pruriginosi o emorragici e spesso anche dolorosi nelle persone particolarmente sensibili.
La zanzara tigre, si adatta bene nelle aree urbane, difficile trovarla nelle campagne. La prevenzione si basa sulla limitazione di tutte le situazioni che ne facilitano la riproduzione, quindi i Comuni devono disinfettare tombini, giardini mentre i cittadini devono evitare di lasciare l’acqua nei sottovasi, evitare zone dove l’acqua si possa accumulare, per esempio in un giardino, se si hanno fontane introdurre i pesci rossi.