Alla 4 giorni di montecarlo, la MONACO Capitale della Yachting Experience, oltre che sull’impatto della COVID 19 sul mondo della nautica da diporto, si è discusso di propulsioni alternative e green.
Nell’evento, organizzato dal Yacht Club Monaco il segnale forte fatto pervenire ai partecipanti è che sembra essere arrivato finalmente il momento di sfruttare l’idrogeno in una combinazione di propulsione ibrida con l’elettrico… Sul deck al terzo piano del Yacht Club Monaco faceva bella mostra di sé un tender di 40 piedi il cui motore era proprio strano!
Me ne ha parlato lei…che si chiama: Chloé Zaied è la fondatrice di Hynova. Lei era comandante su uno yacht e il suo progetto è nato dalla voglia di navigare in maniera “pulita”. Il sistema di propulsione elettrico ha bisogno di batterie che sono pesanti, lente da ricaricare, insomma con dei grossi limiti anche di autonomia. Così Chloé ha trovato la soluzione dell’idrogeno verde, prodotto dall’elettrolisi dell’acqua ottenuta con energia da fonti rinnovabili.
L’idrogeno viene immagazzinato in serbatoi assolutamente sicuri e poi trasformato in energia da del Fuel Cell studiato da Toyota. L’energia è stoccata in batterie che forniscono la potenza necessaria a muovere un battello di 13 metri e possono essere ricaricate in 15 minuti.
Il sistema ad idrogeno ha come scarico solo dell’acqua pura!
Si tratta del primo battello a livello mondiale con propulsione elettro-idrogeno e Chloé per realizzarlo ha messo insieme varie componenti che esistevano già in commercio, aiutata dai migliori esperti del settore.
“Il problema era la pericolosità dell’idrogeno, – ha spiegato Chloé – ma oggi ci sono sistemi affidabilissimi per utilizzarlo come carburante stoccato a bordo. È stato studiato il propulsore che rendeva meglio ed é poi stato costruito il battello in funzione del motore“.
Hynova sta aspettando l’omologazione per poter cominciare le prove in mare. Essendo il primo battello di questo genere, stanno scrivendo la regolamentazione! Ma la Francia ha un piano di finanziamenti della propulsione ad idrogeno da 7 miliardi di euro e quindi faranno presto a studiare le regole da applicare per sicurezza e prestazioni.