Quando la ceramica racconta la storia o anche viceversa… Per scoprirlo bisogna visitare questo piccolo tesoro di mostra presso Villa Sauber del Nouveau Musée National Monaco fino al 31 gennaio 2021.
Il Curatore della mostra, Cristiano Raimondi, ha infatti presentato un percorso storico ma anche di innovazione, con 120 oggetti rappresentativi, Il visitatore entra aspettandosi un certo tipo di esposizione e resta piacevolmente stupito nello scoprire sì la ceramica classica ma anche l’invenzione e la sperimentazione.
L’esposizione si sviluppa tra un percorso moderno e quello che potrebbe somigliare ad un laboratorio. Così si scoprono le produzioni della Fabbrica di Ceramiche artistiche di Monaco dal 1871 al 1918, ideata e realizzata da Marie Blanc che crea la Società Artista e Industriale di Monaco, in vista della prima partecipazione del Principato all’Esposizione Universale di Vienna nel 1873. Pertanto Marie Blanc, sviluppa un’industria capace di dare al Principato una reputazione artistica ed assicurare lavoro agli abitanti, nascono così i laboratori non solo di ceramica ma anche di profumeria, farmacia, orticultura. Il laboratorio di ceramica si trovava sopra ai giardini del Casinò e il primo direttore Charles Frédéric Fisher che insieme alla moglie Marie erano rinomate le loro terracotte artistiche.
Ceramiche Principato di Monaco, ft(c)S.Danna direc.com George Ohr, ft(c)WSM
Alcune ceramiche artistiche dell’epoca possiamo ammirarle a villa Sauber. Sono piatti, cestini, vasi, con decorazioni floreali, statue, che decorano non solo l’hotel de Paris e il Casinò ma entrano come oggetti artistici nelle case e nel mondo espositivo. Lasciato il percorso delle opere più classiche ci si sposta a scoprire quelli che sono stati alcuni tra i più grandi maestri della ceramica, da George Ohr, l’artista americano del Missisipi che produce pezzi detti “magici” per quell’epoca (1857-1918) come i vasi smaltati astratti; l’artista sperimenta forme, colori, cotture ed oggi è considerato un pioniere della ceramica moderna.
La brocca-pesce… e il vaso-colomba di Pablo Picasso
E poi ci sono alcune opere in ceramica firmate da Pablo Picasso, venuto a Vallauris, rinomate per le ceramiche, per studiare nuove prospettive e creazioni contemporanee proponendo con i suoi lavori proprio quel Artifices Instables, titolo della mostra.
Un capitolo a parte merita il grande artista monegasco Albert Diato. Artista a 360 gradi, scopre la lavorazione della terracotta nella vicina Vallauris e negli anni ’50 contribuisce alla rivoluzione della ceramica grazie anche ai suoi studi in Italia, a Faenza ancora oggi celebre per le sue ceramiche. Ci racconta di questa bellissima storia la dottoressa Viola Emaldi, direttrice dell’Istituto Tecnico Superiore per la Ceramica e Curatrice d’Arte, presente all’apertura della mostra a Villa Sauber (video qui sotto).
Parlando di artisti contemporanei non si può non citare Brian Rochefort, classe 1985, dove il concetto ceramica classica come oggetto non esiste. Per lui l’instabilità degli artifici è la creazione di un oggetto che sembra un’esplosione vulcanica, si ispira alle formazioni rocciose ai minerali ricchi di colore.
Che dire poi di una sala allestita all’interno del museo, dove sembra di entrare in una classica villa inglese. Tavoli bianchi sopra a cui una serie di vasi in ceramica, che vanno dal bianco al crema, sono decorati con fiori e foglie, a volta essiccati o appassiti. Si tratta del lavoro dell’artista italiana che si distingue per la delicatezza delle sue opere. Chiara Camoni i suoi vasi rappresentano creature mitologiche, archetipe. La serie di vasi-sculture, intitolata La Cenere di Montelupo, rappresentano l’ombra e la luce del sole; la paura e la risata ma anche la foresta, l’autunno, con le foglie secche e le erbe ingiallite. La cenere entra nei suoi smalti, come si faceva in oriente, per ottenere un colore che si riferisse al particolare paesaggio toscano di Montelupo.
Ogni artista merita una presentazione per la la bellezza innovazione delle opere realizzate: da Eugène Baudin a Simone Fattal, da Magdalena Suarez Frimkess a Aaron Angell a Johan Creten. Per comprendere la bellezza e il lavoro delle opere di questi artisti non resta che visitare. www.nmnm.mc