NMNM: MIRÓ UNA MOSTRA INASPETTATA E DA NON PERDERE

Se c’è un’esposizione che non si deve perdere in assoluto e non era in programma è quella che resterà aperta fino al 25 ottobre a Villa Paloma. Al suo interno le opere di Mirò e come si può immaginare è un vero spettacolo per gli occhi e l’anima!

A Villa Paloma del NMNMonaco fino al 25 ottobre in mostra 64 opere di Joan Miró
Olivier Wenden, vice-presidente della FPA2 e Joan Punyet Miró, ft(c)WSM

La mostra nasce con l’occasione del Monte-Carlo Gala per il Pianeta e la Salute, organizzato dalla Fondation Prince Albert II, che si svolgerà giovedì 24 sera, e dove per generosità del nipote del grande Miró, Joan Punyet Miró, sarà venduta all’asta un opera del celebre artista a favore della protezione degli oceani, la terra e l’umanità.

L’esposizione a Villa Paloma è intitolata Joan Miró, La Peinture au Défi.

Ad accogliere la stampa, accorsa numerosa alla presentazione di questo evento eccezionale, il nipote dell’artista, Joan Punyet Miró, il vice-presidente della FPA2, Olivier Wenden, la direttrice del NMNM Marie-Claude Beaud. Si possono ammirare 64 opere, di cui 50 dipinti, tre sculture ed un insieme di collage e disegni, per godere di un panorama che ripercorre tutta la carriera di Miró.

Due domande a Joan Punyet Miró

Tra i tanti tesoro, sicuramente da mettere in evidenza il legame tra l’artista e la Compagnia dei Balletti Russi a Monte-Carlo. Per loro realizzò scenografia e costumi dei “Jeux d’enfants” nel 1932. In mostra si può ammirare anche uno dei quadri che era in scena e al fianco un video che mostra il momento del Balletto.

Durante la visita alla mostra, il nipote ha raccontato storie, momenti della vita del nonno, legati ai quadri esposti, dando spiegazioni delle scelte di colori, tecniche. Raccontando la passione per la musica dell’artista, che lo aiutava estraniarsi dalle brutture della guerra: “Ascoltava Bach e Beethoven ma era anche un grande appassionato di flamenco, tanto da dipingerne una ballerina e spesso andava con l’amico Picasso a vedere gli spettacoli“. Il sogno era il cuore della creatività intuitiva dell’artista, la musica che ascoltava, le poesie che leggeva erano da stimolo alla sua creazione, amava la spiritualità, rigettava i confini, le chiusure, gli schemi. E tutto questo lo si trova nei lavori esposti, dipinti di altri artisti sopra a cui lui dipingeva (foto sotto) e anche mettendoli al contrario: “Questo dipinto era stato la disperazione della mia nonna, che chiedeva al nonno ma perché lo metti anche al contrario? Do’ una vita nuova a questo paesaggio, rispondeva Miró. Lui non voleva i confini e quindi dipingeva anche sulle cornici!”.

Personnage au lever du soleil au bord d’une rivière (1965)

Diceva di Miró il grande artista italiano Giacometti: “Miró era sinonimo di libertà. proponeva cose leggere, libere, che nessuno aveva mai fatto fino ad allora. In un certo qual modo era maestro della perfezione assolutaGli bastava far cadere una macchia di colore sulla tela per darle vita e farne un quadro“.

Tra le tante curiosità che riguardano l’artista, per esempio la sua passione per il pittore conterraneo Francisco Goya. “Mio nonno si recava spesso al museo del Prado Madrid per ammirare le opere di Goya, in particolare ammirava la tecnica usata con i suoi colori più scuri” ha spiegato Punyet Miró, ed un omaggio a Goya si ritrova nel quadro sopra a destra.

Infine uno dei quadri di Miró è apparso anche all’intero di un film americano famosissimo, “Wall Street” di Oliver Stone del 1987, in cui si vede il dipinto che Miró realizzò nel 1974, intitolato Paysage.

Per visitare la mostra a Villa Paloma, 56 bd. Jardin Exotique, tutti i giorni dalle ore 10 alle 18. Entrata 6 euro, per i -26 anni gratuita.

Entrata gratuita il martedì dalle ore 12.30 alle 14 per il “Midi au Musée” e tutte le domeniche. Possibili visite guidate. Info pubblico: public@nmnm.mc