Martin Peronnet, Direttore Generale di Monaco Telecom e Frédéric Genta, Delegato Interministeriale incaricato della transizione digitale, hanno presentato un aggiornamento sulla diffusione della 5G nel Principato e sullo sviluppo di applicazioni basate su questa nuova tecnologia.
Frédéric Genta che gestisce la trasformazione digitale del Principato e guida il programma Extended Monaco, ha sottolineato come questa crisi sanitaria mondiale abbia spinto sull’acceleratore digitale. Tutti sono alla ricerca di nuove soluzioni virtuali per business ma anche scuola, sanità e cultura.
Da circa un anno si dice che a Monaco c’è la 5G ma in realtà nessuno fin’ora aveva capito dove fosse e come funzionasse, il direttore generale di Monaco Telecom, Martin Peronnet ha spiegato: “In effetti esiste la rete 5G ma in realtà c’erano pochi telefonini e poche applicazioni. Oggi abbiamo finalmente un terminale 5G eccezionale: l’IPhone 12 di Apple è eccezionale molto performante, super rapido! Niente a che vedere con i precedenti si arriva oltre 1 gigabyte per secondo e si sta organizzando l’eco-sistema della 5G. -Aggiunge Peronnet –Apple ha deciso di puntare molto sul Principato di Monaco, perché in Europa, insieme alla Romania, siamo stati i primi ad attivare la rete 5G e il conseguente lancio del nuovo IPhone12 e tutto quello che consegue nel digitale“.
Ci sono infatti società che stanno sviluppando una serie di servizi che senza la 5G non potrebbero esistere. È il caso di Vizua, start-up di Monaco Tech, che ha sviluppato un modello 3D ospitato nel Cloud e che permette di ricevere in tempo reale le immagini 3D.
Tramite un casco leggerissimo, con delle lenti che sono degli schermi simili a leggeri occhiali da vista, ci si può trovare a visitare la cattedrale di Parigi, Notre Dame o gli oggetti esposti in un museo. Il livello dei dettagli è fenomenale, durante la visita si può zoomare per ammirare i minimi particolari di un oggetto. Con questo sistema si possono anche organizzare formazioni ed eseguire operazioni virtuali per la formazione medico-chirurgica. La velocità con cui possono arrivare le immagini è tale che permette di migliorare anche molte professioni, perché alla fine la 5G a questo serve, a creare un progresso di tutti i programmi virtuali.
Racconta a MonteCarloin, Sylvain Ordureau, fondatore e Ceo di Vizua: “Il casco è un ricettore della 5G e attraverso le innumerevoli immagini da noi registrate, il visitatore può immergersi in molte realtà virtuali, per il piacere o la professione. Immaginate come avrebbe potuto essere piacevole, durante la quarantena, poter continuare a viaggiare virtualmente visitare alcuni dei luoghi che preferiamo nel mondo o scoprire nuovi posti dove non siamo mai andati. Le possibilità sono infinite. Attualmente siamo gli unici ad aver creato questa applicazione ed entro il 2024 avremo finito la visita virtuale del Louvre di Parigi, uno dei nostri primi clienti“.
La sottoscritta è stata invitata a visitare in 3D il Mont Saint-Michel. Ho indossato il casco e sono stata catapultata di netto, sopra a questo paesaggio fantastico. Mi è sembrato di essere a bordo di un drone. Potevo vedere ogni particolare di tetti, mura, piante, case…. insomma mi è parso per un momento di essere tele-trasportata da Monaco al Mont Saint Michel!
Quanto costa il casco per compiere visite virtuali? Risponde Ordureau: “Oggi costa 3500 euro ma entro due anni tutto sarà molto più semplice; il casto diventerà un occhiale e costerà poche centinaia di euro“.
La start-up di Monaco Tech Vizua conta oggi un team di 16 persone ma intorno ci sono una ventina di nuove piccole realtà che hanno bisogno delle loro conoscenze e capacità per far progredire i loro programmi di formazione, educazione e sanità.