Sorpresa ieri sera durante la sessione del Conseil National. Il Ministro dell’Urbanismo, ambiente e infrastrutture, Marie-Pierre Gramglia, annuncia a sorpresa il progetto di una metro da Nizza a Monaco.
Mentre era in corso la discussione sui rumori dei cantieri e in che modo creare delle fasi per portare il minimo disturbo alla quiete pubblica, il Ministro Gramaglia ha annunciato: “Abbiamo parlato a lungo del progetto TSCP, ossia i bus elettrici che potessero attraversare il Principato da est a ovest ma adesso abbiamo un nuovo progetto che è in fase di studio, una metro sotterranea tra Nizza e Monaco. Progetto che è abbastanza avanti dal punto di vista studio. Partirebbe da Nizza Riquier, passando attraverso il terreno della Braska a Èze (acquistato dal Principato) con un parcheggio al disopra e con arrivo a Monaco all’Îlot Charles III. La metro potrebbe continuare fino ad arrivare a Saint Roman. Le due grandi società di costruzioni Bouygues e Vinci stanno lavorando e ci presenteranno a breve dei progetti strutturati. Se il progetto della metro fosse approvato definitivamente, quello dei bus elettrici del TSCP verrebbe a diminuire. – ha proseguito Marie-Pierre Gramaglia – Non dico che lasceremo cadere completamente il progetto del TSCP posso però affermare che non avremo bisogno di espropriazioni perché parliamo di un terreno molto profondo che appartiene allo Stato. In fondo con la costruzione della metro eviteremmo di creare nuovi cantieri per realizzare la linea indipendente del TSCP, con nuovi cantieri che creerebbero problemi alla circolazione, oltre ai rumori“.
L’annuncio del Ministro ha lasciato tutti stupiti proprio quando il Ministro di Stato Pierre Dartout stava dicendo al presidente del Conseil National Valeri Stéphan Valeri che una riunione sarebbe stata organizzata per la questione dei lavori, la loro organizzazione e i rumori nel Principato, definiti dal consigliere Jean-Louis Grinda: “Il flagello del Principato“.
Stupito il Presidente del Conseil National, Valeri ha affermato che non avevano mai sentito parlare del progetto e che forse non era il momento e il luogo adatto per parlarne ed ha proposto al Ministro di Stato a al Ministro dell’Urbanismo di riparlarne durante la commissione plenaria su lavori prevista nei prossimi giorni.