CONSEIL NATIONAL: seduta per la modifica di bilancio 2020

Regna grande armonia tra Conseil National e Governo di Monaco da quando è arrivato il Ministro di Stato Pierre Dartout. Quella che appariva già un’impressione è stata sottolineata durante la seduta anche da Balthazar Seydoux, nel suo rapporto economico finanziario.

Seduta del Conseil National di Monaco: tutti gli annunci del governo sull'organizzazione del lavoro a causa del Covid19
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Seydoux ha infatti ribadito la necessità di lavorare in grande concertazione, governo ed assemblea e il Presidente del Consiglio Nazionale, Stéphane Valeri, nel suo discorso introduttivo ha ricordato come funzioni bene ora la comunicazione tra le due istituzioni ed ha aggiunto: “Questa è un’opportunità per le nostre istituzioni, quindi sfruttiamola al meglio per superare insieme questo difficile contesto, sotto l’autorità del nostro Sovrano“.

Vediamo i punti salienti della sessione di ieri martedì 6 ottobre.

La situazione di Bilancio appare più favorevole rispetto alla prima modifica di bilancio. Il bilancio presenta un deficit di 165,3 milioni di euro, considerando l’aumento delle entrate è di 285,5 milioni di euro e c’e una diminuzione delle spese di 26,4 milioni.

La liquidità del fondo di riserva costituzionale ha registrato un lieve rialzo a fine agosto 2020.

Il Presidente del Conseil National è ottimista: forse il deficit di chiusura non sarà così grave come si prospettava.

Situazione resta critica a causa della crisi sanitaria Covid-19, sono sempre più in crisi: turismo, di eventi, trasporti. Gli aiuti saranno mantenuti grazie al dispositivo CARE.

Gli annunci del Ministro di Stato.

Lo Chômage Total Temporaire Renforcé -CTTR (disoccupazione totale temporanea rinforzata) di cui hanno usufruito 23 mila impiegati per un costo allo Stato di 93 milioni di euro proseguirà a seconda dei settori fino a marzo 2021.

Potrà proseguire lo Smart working fino a dicembre 2020, per ora il lavoro a distanza ha riguardato 10.300 dipendenti.

Misure per il futuro che potrebbero essere prese, finché durerà la crisi

Flessibilità dell’orario di lavoro: un progetto di legge sarà presentato con l’obiettivo di ammortizzare l’impatto della situazione sanitaria sugli impieghi e facilitare un’organizzazione degli orari di lavoro nel settore privato.