Il Principe commenta la situazione dopo la tempesta Alex

S.A.S. il Principe Albert II ha commentato con i giornalisti di MonteCarloin e di Monaco Matin la situazione di Francia e Italia, dopo la tempesta Alex che ha messo in ginocchio le Alpi Marittime e la Valle Roya. Ecco la traduzione dell’intervista qui sotto.

(video©WSM/Colman)

S.A.S. il Principe: Con la mia famiglia e la popolazione del Principato siamo rimasti tutti sconvolti da questa tempesta, anzi meglio chiamarla cataclisma, che ha sconvolto le nostre valli e i nostri vicini italiani; i mei pensieri vanno verso le famiglie delle vittime, verso coloro che hanno perso tutto e a coloro che sono isolati e lo resteranno per alcuni giorni. Già i nostri pompieri e la Croce Rossa monegasca si sono mobilitati e sono intervenuti nella valle del Roya ma su mia richiesta, il governo si manifesterà concretamente per questo sforzo di solidarietà nelle tre valli francesi e se avessero bisogno anche in Italia. So che ci sarà una sottoscrizione che sarà aperta dalle autorità regionali francesi e noi parteciperemo a questo fondo di solidarietà”.

D: Lei ha un attaccamento particolare a Roubillons dove ha una proprietà, ha avuto notizie circa eventuali danni?

S.A.S. il Principe: Non ho ancora notizie. Non sono riuscito a parlare con la persona che cura la proprietà ma so che in altezza ci sono stati meno danni. L’accesso per ora è impossibile, le strade sono impraticabili e quello che si dovrà fare sarà un sforzo enorme per riuscire a riaprire le strade di Comuni e raggiungere le persone che vi vivono.

D.: Altezza non crede che le autorità, francesi e italiane, non controllano abbastanza i territori e la situazione geologica, la pulizia dei letti dei fiumi.?Che reazione ha lei di fronte a queste attitudini?

S.A.S. il Principe: Lei ha assolutamente ragione su questo punto ma bisogna chiedersi anche come possono essere concessi certi permessi di costruzione in zone che possono essere facilmente alluvionate, zone potenzialmente pericolose, dove l’acqua sale molto rapidamente. Ha visto che a Saint Martin de Vésubie l’acqua è salita di 8 metri, non avevamo visto una cosa di questo tipo da tempo immemorabile. Ci sono molte domande che dobbiamo porci per migliorare e prevenire questo genere di catastrofi che purtroppo che si riprodurranno, ne abbiamo già viste altre e a causa del riscaldamento climatico ce ne saranno sempre di più, bisognerà pertanto prendere delle misure per evitare questo genere di catastrofi.