Laurent Anselmi, Ministro delle Relazioni Esterne e della Cooperazione, ha partecipato alla 130ma Sessione del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa che si è tenuta in videoconferenza a causa della crisi sanitaria in Europa legata alla diffusione del coronavirus.
La conferenza dei ministri degli esteri dei 47 Stati membri è stata organizzata dalla Presidenza greca del Comitato Ministri e si è svolta in concomitanza con il 70° anniversario della Convenzione Europea dei diritti umani. Un’opportunità per i Ministri degli Affari Esteri dell’Unione Europea di riaffermare il loro profondo impegno a favore dei principi e dei diritti sanciti nella Convenzione e la loro determinazione a lavorare per un’Europa unita nella solidarietà di fronte alle sfide del XXI secolo.
corrente comune.
Anselmi ha espresso la necessità di un’azione collettiva di fronte alla pandemia, nonché la necessità dell’importanza di creare uno spazio di valori condivisi oltre i confini del continente. Ha fatto riferimento nel suo discorso, all’attaccamento di Monaco al sistema della Convenzione e ha ricordato l’obbligo degli Stati sottoposti a processo di eseguire pienamente e in tutte le circostanze le sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo. Infine, ha indicato che un Colloquio di alto livello accademico su “Monaco e la Convenzione europea dei diritti dell’uomo” sarà organizzato nel Principato, non appena la situazione sanitaria lo permetterà, per celebrare a titolo nazionale il 70 anniversario della Convenzione.
Allo stesso tempo, 43 Stati membri del Consiglio d’Europa, tra cui Monaco, hanno sostenuto la Dichiarazione di Atene della presidenza greca del Comitato dei Ministri, dal titolo “Rispondere efficacemente a una crisi sanitaria nel pieno rispetto dei diritti umani, della democrazia e dello stato di diritto”.
L’incontro virtuale è stato inoltre dedicato all’adozione di quattro decisioni riguardanti l’importanza del multilateralismo nel contesto di COVID-19, l’efficacia della Convenzione europea dei diritti dell’uomo a seguito del processo di riforma di Interlaken, la politica del Consiglio d’Europa nei confronti delle regioni limitrofe e la situazione dei diritti dell’uomo nelle regioni colpite da conflitti e crisi in Europa.