Il Journal International de Médecine ha proposto alcuni giorni fa un articolo molto interessante sull’esperienza della Slovacchia, unica al mondo per invertire la marcia della pandemia. Il Principato potrebbe seguire lo stesso esempio, lo annuncia il giornale stesso.
Di cosa si tratta esattamente. Il tampone rapido rientra nella classe dei test antigenici. Il tampone rapido è somministrato con la stessa modalità del tampone nasofaringeo classico. Il test tuttavia, a differenza di quest’ultimo, è un po’ meno invasivo e non ricerca il genoma virale ma la presenza di proteine di superficie del virus, chiamate anche antigeni. Se il tampone classico necessita in media di 24-48 ore per la sua elaborazione, i risultati del tampone rapido sono molto più rapidi: in circa 15 minuti si riceve l’esito. Per questo sono stati introdotti per esempio nello screening dei passeggeri in aeroporto e da poco in alcune scuole italiane.
Tornando all’esperienza della Slovacchia, come spiega il Journal International de Médecine l’intera popolazione di questo paese di 5,5 milioni di persone deve essere testata due volte per un controllo degli antigeni, a una settimana di distanza l’una dall’altra. Questa operazione su larga scala senza precedenti è organizzata in due fine settimana.
In caso di risultato negativo, al soggetto sottoposto al test è rilasciato un certificato di prova negativa, che può quindi circolare liberamente. I casi positivi e quelli che rifiutano di sottoporsi al test devono rimanere immediatamente isolati a casa per 10 giorni. Solo i bambini sotto i 10 anni e i “molto anziani” sono esenti da questo screening di massa; gli slovacchi che circolano senza un certificato di prova negativo saranno multati. Questo dispositivo è stato messo in atto in un momento in cui diversi ospedali del paese sono al limite delle loro capacità.
L’articolo termina con questo annuncio: altri stati europei come il Lussemburgo e il Principato di Monaco, anch’essi caratterizzati da dimensioni limitate, hanno già annunciato la loro disponibilità a seguire l’esempio slovacco.
Potrebbe essere un’ottima iniziativa che potrebbe consentire alle persone negative di uscire anche senza le mascherine. Il Ministro della salute Didier Gamerdinger, aveva annunciato l’arrivo di test antigenici a Monaco ma ancora non si hanno notizie se siano già in uso. Oggi alle 15,30 conferenza stampa del Ministero di Stato che farà un rendi conto dell’attuale situazione sanitaria nel Principato