100 ANNI DE LA GALERIE ADRIANO RIBOLZI

Per l’occasione la galleria vuole festeggiare con una grande mostra: AD MAIORA, dedicata alle opere dello scultore uruguayano Pablo Atchugarry.

100 ANNI DE LA GALERIE ADRIANO RIBOLZI
Le opere di Pablo Atchugarry, ft(c)WSM/S.Colman

Racconta Adriano Ribolzi:Ero molto arrabbiato all’inizio, perché avevo paura che con la storia del Covid-19 non avrei potuto organizzare l’esposizione per celebrare il nostro centenario. Poi riflettendo bene mi sono detto, la mostra la posso organizzare basta non fare il vernissage – e prosegue – Questa mostra è una reazione positiva al COVID-19 e un ringraziamento va a S.A.S. il Principe Albert II per aver lasciato aperto il Principato e non averci messo in quarantena“.

Alla galleria si possono ammirare una trentina di sculture, tutte le ultime produzioni dello scultore Atchugarry, in marmo e bronzo. Per l’occasione è stato appositamente realizzato un catalogo per immortalare questo evento e presentare tutte le sculture esposte in Galleria.

Abbiamo chiesto ad Adriano Ribolzi come è nata la galleria: “Fu fondata da mio padre Annibale il 4 dicembre di 100 anni fa. Mio papà nacque nel 1893 e fin da ragazzino aveva la passione per la decorazione, gli arredi e i tessuti. Così partì da Lugano e si trasferì a Lione per imparare il mestiere. Iniziò a lavorare presso una galleria di decorazioni, quando scoppiò la prima guerra mondiale il suo datore di lavoro era talmente contento di lui che gli lasciò le chiavi del negozio. Mio padre, preferì tornare a casa perché di lì a poco avrebbero chiuso le frontiere. Il 4 dicembre del 1920 aprì la sua galleria. A quell’epoca si occupava di decorazione e arredi, iniziò subito a lavorare molto bene, un successo che crebbe sempre più. La galleria a poco a poco si trasformò e si aprì all’antiquariato. Io festeggiai i 50 anni con la galleria Ribolzi fondata da mio padre. Negli anni ’70 tutti i miei colleghi aprivano gallerie a Parigi, era di gran moda, Io però sono stato sempre contrario alle mode. Avevo conosciuto delle persone che vivevano a Monaco e decisi di venire a visitare il Principato“. Ribolzi racconta il suo colpo di fulmine con quella che poi a Monaco divenne, nel 1974, la Galerie Ribolzi. “Era situata in avenue des Beaux Arts, nell’immobile dell’hotel de Paris, all’epoca esisteva già una galleria che si chiamava Sandra dal nome della sua fondatrice, una russa che in effetti vendeva gli oggetti preziosi che i clienti russi del casinò lasciavano in pegno e che lei rivendeva. La galleria fu poi rilevata da un signore di Monaco, che interpellai e me la vendette dopo un breve incontro“. Il resto è storia. Ribolzi è stata una galleria prestigiosa e i clienti grandi personaggi internazionali.

Poi nel 1998 una nuova svolta. I tempi cambiano – spiega Ribolzi – bisogna mettersi al passo. Come mio padre Annibale seppe passare dalla decorazione all’antiquariato io ho aggiunti alle nostre attività anche l’arte contemporanea. Abbiamo cambiato sede. Ci siamo trasferiti a fianco dell’hotel Hermitage, ed espongo artisti di cui amo le opere. Per questo centenario ho voluto un grande artista contemporaneo, che conosco da 20 anni, Pablo Atchugarry. Sarò felice se il pubblico verrà a visitare la nostra galleria e a scoprire le opere di Atchugarry. Sarà così che festeggerò questo mese di dicembre il nostro centenario“.

Le visite si effettuano nel rispetto delle regole sanitarie con obbligo di maschere. Galerie Adriano Ribolzi 3 avenue de l’Hermitage, aperto dal martedì al sabato dalle ore 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30. https://www.adrianoribolzi.com/