Si è tenuto nel Principato di Monaco il Simposio “Santé humaine et l’Océan dans un monde qui change” (Salute umana e oceano in un mondo che cambia) organizzato dal Centre Scientifique de Monaco, la Fondation Prince Albert II e il Boston College.
“L’inquinamento degli oceani è diffuso, sta peggiorando e, nella maggior parte dei paesi, è scarsamente controllato”, questa frase sintetizza perfettamente la situazione messa in luce dal Simposio, dove, scienziati provenienti da tutto il mondo, appartenenti a strutture di ricerca internazionali, hanno fornito una panoramica della situazione attuale attraverso 24 presentazioni su vari campi di ricerca, evocando sia gli effetti positivi dell’ambiente marino sulla salute umana che gli effetti negativi come l’acidificazione degli oceani e il cambiamento climatico quest’ultimo favorisce lo sviluppo di agenti patogeni, pericolo per le popolazioni costiere a causa del maltempo.
L’inquinamento degli oceani è oggetto di una relazione scientifica coordinata dal Boston College e dal Centro Scientifico di Monaco (CSM). La conclusione è indiscutibile: “Le attività umane hanno fatto sì che una complessa miscela di sostanze entrasse nell’ambiente acquatico. Questa miscela raggiunge gli oceani attraverso i fiumi, i ruscelli, il deposito atmosferico e gli scarichi diretti. L’inquinamento dell’oceano ha molteplici
impatti negativi sugli ecosistemi e sulla salute umana, soprattutto per le popolazioni vulnerabile”.
Il rapporto pubblicato alla fine del Simposio “Salute umana e inquinamento degli oceani” ha portato ad una Dichiarazione di Monaco, letta in presenza di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco. Al di là dei risultati allarmanti che presenta, la Dichiarazione formula raccomandazioni ai “dirigenti di tutti i Paesi e ai cittadini del mondo” con l’obiettivo di Far progredire la salute e il benessere umano impedendo l’inquinamento degli oceani“.