I DOLCI DI NATALE NEL MONDO

In questa vigilia di Natale è bello conoscere quale dolce tradizionale mettono in tavola gli altri Paesi, in questa che è la festa più importante del mondo cristiano.

panettone o pandoro?I DOLCI DI NATALE NEL MONDO
Panettone o pandoro? Cosa preferiscono gli italiani?

Se in Italia, c’è sempre stata discussione tra chi preferisce il panettone milanese o il pandoro veronese, diventati simbolo delle feste, da diversi anni panettone e pandoro classici, sono declinati in mille modi e poi in ogni regione ci sono piccole tradizioni diverse.

In Francia la bûche de Noël (tronchetto di Natale) è declinato anche lui in mille modi diversi, in Germania si preparano lo stollen una sorta di pandolce molto spesso con uvette bagnate nel brandy mentre in Polonia a Natale si gusta il Piernik, pan di zenzero ripieno di marmellata e prugne fermentate, ricoperto da cioccolato, ha la forma di un plum-cake. In Ungheria i dolci di Natale sono tanti. Il più celebre è sicuramente il Kurtoskalacs, perché è un dolce venduto anche per strada, una pasta brioche arrotolata ad un rullo cotta in una specie di giarrarosto, una volta cotta il dolce viene passato nello zucchero e cannella, cioccolato, praline. Un dolce talmente famoso che poi è stato adottato un po’ ovunque nel nord Europa e preparato come street food.

C’è anche il Beigli, un salame dolce che viene tagliato a fette, all’interno è farcito con semi di papavero, castagne, marmellata è preparato anche a Pasqua. In Olanda invece la tradizione vuole a tavola il banketstaaf che somiglia tanto ad un cannolo però molto friabile riempito di pasta di mandorle. Due i dolci per la Svezia i Saffransbullar e lo Julgröt. Il primo è un pane dolce a forma di S, il cui impasto è fatto a base di zafferano (per questo è giallo), burro e tanto zucchero mentre lo julgröt è fatto con riso, burro, cannella e zucchero al suo interno si nasconde una mandorla intera chi la troverà, dice la tradizione, si sposerà entro la fine del nuovo anno.

Il protagonista del Natale in Grecia è il melomakarona, a tutti gli effetti dei biscotti, con un impasto è molto ricco, farcito di spezie come noce moscata, chiodo di garofano e cannella e al centro un impasto più morbido fatto di miele e scorza di arancia. In Gran Bretagna il simbolico dolce natalizio è Christmas Pudding: impasto con uova, mandorle, frutta candita, rum e spezie, guarnito da ribes e agrifoglio. Si prepara durante il periodo dell’Avvento e si serve il giorno di Natale. La Spagna festeggia il Natale con El duro, praticamente il torrone, di chiara origine araba, le città capitali del torrone sono Alicante e Jijona, a base di mandorle intere e miele, mentre la versione in marzapane, ispirata a quello napoletano, si produce a Toledo. In Portogallo non mancano gli Azevias, fagottini ripieni di crema di ceci a cui si può aggiungere mandorle e uvette e una volta fritti una spolverata di zucchero a velo.

Fuori dall’Europa, Nuova Zelanda e Australia litigano sull’origine del dolce natalizio Pavlova, dall’omonima ballerina russa, dolce a base di meringa, panna e frutta, decorato con chicchi di melograno, simbolo di abbondanza e fertilità.

In America Latina, le famiglie mettono a tavola i Buñuelos, dolcetti fritti con farina di mais, croccanti e ricoperti da cannella e zucchero ricordano delle ruote di carro.

Infine non si possono dimenticare i golosissimi dolcetti libanesi per il Natale, i Maamul biscotti sablé con datteri, noci e pistacchi.

Il Natale si può declinare in tantissimi tipi di dolci tipici di ogni paese.