L’Istituto Monegasco di Statistica e Studi Economici (IMSEE), ha presentato il terzo bollettino economico dell’anno. Sophie Vincent, direttrice dell’istituto, ha spiegato: “L’economia monegasca, come quella mondiale, continua a risentire di una situazione sanitaria che rimane fragile e incerta. I dati includono il periodo estivo, che ha permesso un recupero di alcuni indicatori. Il totale cumulato dell’anno nel suo complesso rimane comunque in forte calo, penalizzato dai risultati del 2° trimestre 2020”.
Così, da gennaio, rispetto allo stesso periodo del 2019, il fatturato del Principato è in calo dell’11,5%, con una perdita di quasi 1,2 miliardi di euro. Tuttavia, è tornata al suo livello del 2016-2017 e vicino ai 10 miliardi di euro. Due settori stanno resistendo: attività scientifiche e tecniche,
attività amministrative e di supporto e attività immobiliari. Invece, il settore degli alloggi e dei ristoranti vede dimezzato il suo fatturato.
C’è stato anche un netto calo del commercio all’ingrosso ma anche delle altre attività di servizi, in forte calo del 50% del loro fatturato, a causa della diminuzione delle attività sportive, ricreative, del gioco d’azzardo delle attività artista e di spettacoli.
Il commercio estero è sceso a un livello leggermente inferiore al 2015. Gli acquisti sono diminuiti della meta’. Le vendite stanno reggendo meglio. Sono soprattutto le operazioni extra UE che sono in calo del – 47%.
Alla fine di settembre 2020, ci sono quasi 4.500 posti di lavoro in meno rispetto a settembre 2019 (-7,7%) nel settore privato, in crescita rispetto a giugno 2020. Attualmente ci sono 540 posti di lavoro nella disoccupazione totale (0 ore lavorate). Il numero di ore lavorate accusa un ritardo 11 milioni di ore (-16%) ma in crescita del 33% rispetto al 2° trimestre 2020.
Ha sottolineato il ministro Gamerdinger: “Il governo si è impegnato fin dall’inizio della crisi sanitaria a mantenere l’occupazione e l’attività. Entro la fine dell’anno avrà destinato quasi 110 milioni di euro, ovvero il 10% del suo budget, a varie misure di aiuto, tra cui il CTTR“. Infine, grazie alle misure di sostegno alle imprese, il numero di cancellazioni di attività è stato inferiore a quello del 2019 (328 contro 374) e il saldo tra creazione e cessazione di attività è rimasto positivo, nonostante il forte calo della creazione di attività nel mese di settembre.
In conclusione, Jean Castellini ha detto: “Ciò che conta oggi è il piano di ripresa con alcuni effetti immediati come l’iniezione di 5,5 milioni di euro nell’economia attraverso la fondi rossi e bianchi e l’applicazione Carlo, la prosecuzione del CTTR per aiutare le imprese e la CARE (Commission d’accompagnement pour la relance économique)“.