Anche nel Principato di Monaco, come nel resto del mondo la situazione dopo le feste si degrada. Siamo andati a visitare il centro di vaccinazioni Leo Ferré (video), con 7 cabine disponibili, dove tra i primi a vaccinarsi abbiamo trovato una coppia di coniugi italiani; da domani dovrebbero essere vaccinate 200 persone. La vaccinazione è volontaria, prioritari sono le persone dai 75 anni in su e il personale medico-sanitario.
Dopo la visita al centro vaccini, il Ministro di Stato Pierre Dartout ha tenuto una conferenza stampa con il Ministro della Salute Gamerdinger, la direttrice del CHPG Benoîte De Sevelinges, il presidente dell’ordine dei medici di Monaco dottor Jean-Michel Cucchi e la dottoressa infettivologa dottoressa Olivia Keïta-Perse.
Il Ministro di stato ha esordito spiegando: “Il virus è molto attivo in città a causa delle riunioni familiari soprattutto e dopo le feste, con l’aumento dei test aumentano di casi di positività al corona virus. Nelle ultime due settimane, durante le vacanze, sono stati eseguiti 7.000 tamponi e test antigenici. La scorsa settimana (dal 28 dicembre al 3 gennaio), il 7,66% dei test effettuati sono risultati positivi. La nostra strategia per combattere il virus è evolutiva. Siamo pronti a cambiare le disposizioni in qualsiasi momento a seconda della situazione, sempre in accordo con il Consiglio Nazionale”.
CHISURA DI PALESTRE, PISCINE E RIPRESA DEL TELE-LAVORO, CONTROLLI AI RISTORANTI
Detto fatto con 30 casi positivi registrati il 5 gennaio e 7 in rianimazione, annunciati dalla direttrice del CHPG Benoîte De Sevelinge, il Ministro di Stato ha annunciato a partire dal 6 gennaio la chiusura di tutte le attività sportive che si svolgono al chiuso, palestre, comprese le scolastiche e piscine per 3 settimane (27 gennaio). Il Conseil National, con un comunicato, ha annunciato di essersi dissociato con questa iniziativa.
Pierre Dartout ha anche spiegato che a questo punto occorre tornare a diminuire gli spostamenti delle persone e quindi ristabilire il tele-lavoro in tutte le aziende in cui sia possibile, sarà applicato nella stessa amministrazione monegasca, per diminuire i movimenti di massa troppo importanti. Controlli frequenti a sorpresa, saranno effettuati ai ristoranti per controllare che accettino solo le prenotazioni di persone residenti e di quei lavoratori che sono obbligati a venire a lavorare a Monaco.
RESPONSABILITÀ DI OGNI SINGOLO E VACCINAZIONI
“Non smetterò di chiedere la responsabilità di ogni singolo per combattere la pandemia, il rispetto dei gesti barriera ( mascherina, disinfezione delle mani e distanze) e poi l’unica arma che abbiamo per battere il Covid-19 è la vaccinazione. Essere vaccinati è un atto volontario ma lo dobbiamo fare; più persone saranno protette meno pressione ci sarà sull’ospedale” ha detto Dartout. Entro metà gennaio arriveranno altre 10 mila dosi del vaccino, per ora c’é solo Pfizer ma a giorni dovrebbero arrivare Moderna e Astra-Zeneca. Ci sono da vaccinare a Monaco 41384 persone e se i vaccini arriveranno a ritmo costante e le persone si vaccineranno per questa estate la situazione potrebbe essere nettamente migliore.
L’altra arma da non abbandonare sono i test. Le misure adottate a monte dal Governo del Principato in accordo con il Consiglio Nazionale, permettono di prevedere un’implementazione su larga scala. Così la capacità di test monegasca equivale oggi a 16.000 ogni 100.000 abitanti per settimana. Nei giorni scorsi per le troppe persone il centralino è stato preso d’assalto ma il Ministro Gamerdinger ha assicurato che è stato raddoppiato il numero di coloro che lavorano al centralino per dare gli appuntamenti, sia per le vaccinazioni che per i tamponi. (telefono call center Covid-19, 92 05 55 00). Una nuova iniziativa per le persone testate positive, è quella di essere isolate in un hotel del Principato, se lo desiderano, per evitare di infettare il resto della famiglia.