Dopo 66 giorni di navigazione, i primi sei concorrenti sono nel raggio di 90 miglia. Si sta svolgendo al largo di Rio, una situazione senza precedenti e Boris Herrmann su Seaexplorer-Yacht Club de Monaco si è lasciato alle spalle i danni ed è attualmente proprio al 6° posto.
Mai prima d’ora, nella memoria dei navigatore, un’ascesa atlantica nella Vendée Globe è stata così aspramente disputata. Yannick Bestaven, leader per quasi un mese sul Maître CoQ IV si è ritrovato senza vento e ha perso il suo vantaggio di 450 miglia nautiche davanti a Charlie Dalin su Apivia che ha così preso le redini della regata.
Mai prima d’ora il gruppo di inseguimento è stato così vicino ai leader. Osserva Boris Herrmann (Seaexplorer-Yacht Club de Monaco), 6° in classifica alle ore 18 di mercoledì 13 gennaio, in quel momento a 84 miglia dal leader:”La gara è super aperta! La situazione è senza precedenti quanto improbabile dopo oltre 23.000 miglia di navigazione. Ho l’opportunità di raggiungere i primi posti, il che mi motiva enormemente. E’ fantastico risalire l’Atlantico con una competizione così stretta”. I venti stanno diventando sempre più stabili man mano che ci si avvicina agli alisei. Gli skipper dei foiler, tra cui Boris, stanno pensando di aumentare finalmente il vantaggio con le derive classiche.
Per fare il punto della gara allo Yacht Club ci sarà un ospite illustre, mercoledì 20 gennaio, il velista Armel Le Cléac’h, il primo a finire sul podio della Vendée Globe per tre volte: due volte secondo nelle edizioni 2008-2009 e 2012-2013. Vince l’ottava edizione del 2016-2017 in 74 giorni, 3 ore, 35 minuti e 46 secondi.