Conferenza stampa del Ministro di Stato Pierre Dartout accompagnato dai ministri della salute Gamerdinger e dell’Interno Cellario per fare il punto sulla situazione sanitaria Covid-19 nel Principato di Monaco, in accordo con il Conseil National.
Il Ministro Dartout ha esordito ribadendo: “Stiamo combattendo la pandemia tutti insieme. Non dobbiamo abbassare la guardia. La situazione resta grave, in ogni territorio ci sono diversità. Certo non possiamo accettare le critiche che ci sono state mosse da alcuni organi di stampa e tv francesi, che ci hanno accusato di cose assolutamente inesatte. Tutti siamo criticabili ma non con fatti inesatti e giusti“. Il Ministro di Stato ha ricordato che la situazione sanitaria a Monaco è diversa quella delle Alpi Marittime. I ristoranti aperti dal 2 gennaio, nel Principato, non posso accettare persone che non risiedono o lavorano a Monaco e alla sera sono chiusi. Dartout ha sottolineato: “l’ospedale di Monaco, CHPG, non invia i suo malati in Francia al contrario, Monaco ha accolto e continua ad accogliere i malati provenienti dal bacino che va da Nizza a Mentone e con lo stesso spirito di collaborazione abbiamo ricevuto medici di rianimazione dell’Università di Nizza, che sono venuti a dare un aiuto quando al CHPG il personale ne aveva bisogno. Non abbiamo spirito polemico dobbiamo però, ristabilire la verità dei fatti” ha concluso Dartout.
NESSUNA QUARANTENA PER IL PRINCIPATO RESTANO LE STESSE DISPOSIZIONI SANITARIE
Gli abitanti del Principato continueranno ad avere una vita pressoché normale. Potranno uscire a fare le spese, passeggiare, nel rispetto delle regole sanitarie: distanziamento, maschere obbligatorie ovunque, disinfezione delle mani e rispetto del coprifuoco dalle ore 19 alle 6.
COMBATTERE L’AUMENTO DEI CONTAGI CON IL CONTROLLO DEI FLUSSI E I TEST
Nel Principato di Monaco ci sono due settimane di vacanze scolastiche d’inverno. Al ritorno da ogni vacanza, Ognissanti e Natale, i casi di Covid-19 sono aumentati in modo esponenziale. Questa volta però il governo si è organizzato: tutte le persone che nei giorni scorsi o nei prossimi giorni faranno i test PCR per le vacanze, dovranno rifare un test o prima del loro ritorno o al loro rientro a Monaco. Le persone testate riceveranno un messaggio che ricorderà il loro dovere. Per le persone partite in Francia, sarà possibile al ritorno isolarsi in casa e fare il test anche a Monaco, oppure prima della partenza nella località in cui erano in vacanza.
Attenzione invece per gli italiani che sono rientrati a trovare le famiglia, il tampone molecolare dovrà essere eseguito in Italia, 72 ore prima del rientro, perché i primi a controllare (per esempio in treno al confine di Ventimiglia) saranno i poliziotti francesi ma anche se si viaggia in auto.
Per i residenti del Principato ed i francesi delle Alpi Marittime e Var, se si muoveranno in giornata, non ci sarà bisogno di fare test. Tuttavia al di là delle 24 ore scatta l’obbligo di test da entrambe le parti.
Il Ministro dell’Interno Patrice Cellario ha ricordato che i controlli saranno nuovamente rinforzati in entrata nel Principato ma non solo stradali. Controlli ci saranno alla stazione ferroviaria e anche all’eliporto. Ai frontalieri è permesso andare e venire senza test. Anche se a tutti i dipendenti frontalieri sono effettuati test PCR per ogni caso contatto. I frontalieri francesi sono 45 mila, quelli italiani 8 mila. Di questi 53 mila lavoratori che ogni giorno entrano a lavorare nel Principato di Monaco, 11 mila sono in tele-lavoro, sulla base della dichiarazione dei datori, ovviamente non tutte le attività possono avvalersi di questo sistema. Questo risponde alla domanda di molti, del perché nonostante il tele-lavoro ci sia sempre molto traffico al mattino.
Il Ministro Dartout ha poi lanciato l’appello alla popolazione: “Non andate nella regione vicina se proprio non vi è necessità!“.
PRESTO I TEST SALIVARI, PRESENTI LE VARIANTI COVID
Il Ministro della Salute spiega che si cerca di fare molti test, questa settimana ne sono stati eseguiti 5300 e spiega che la macchina Cobas del Centro Scientifico di Monaco (CSM) esegue anche l’esame per identificare le varianti, inglese, brasiliana e sudafricana. Al CHPG l’esame sequenziale di pazienti in difficoltà più importanti viene inviato invece al centro Pasteur di Parigi. “Quando una variante viene identificata, eseguiamo un’inchiesta epidemiologica, per identificare subito i casi contatto” ha detto Gamerdinger. Intanto sempre al CSM si stanno controllando i test salivari con prelievi ai volontari che si recano a fare i PCR classici.
LE VACCINAZIONI
Le vaccinazioni proseguono, ha detto il ministro della salute, sempre con i vaccini della Pfizer. Come si può vedere dallo schema qui sotto sono state vaccinate 8.028 persone ossia il 21,13% della popolazione; sono 5.669 le persone che hanno ricevuto le due iniezioni di vaccino.