COVID-19: IL PRINCIPE PROLUNGA LE DISPOSIZIONI SANITARIE

La scadenza delle disposizioni decise da S.A.S. il Principe Albert II lo scorso 11 gennaio, era prevista per venerdì 19 febbraio ma il Sovrano ha deciso da oggi di confermare le stesse misure sanitarie fino al 19 marzo.

COVID-19: Il Principe di Monaco prolunga le disposizione sanitarie fino al 19 marzo

Il Principe ha preso la decisione su proposta del suo governo in concertazione con il Conseil National, nel corso della riunione del Comité mixte de suivi.

MISURE SANITARIE

Il coprifuoco tra le 19 e le 6 del mattino rimarrà quindi in vigore per altre quattro settimane. Lo stesso vale per le regole di consumo in
ristorazione all’ora di pranzo: l’accesso è riservato ai residenti, ai dipendenti e agli scolari del Principato, la prenotazione è obbligatoria, il numero di ospiti è limitato a 6 per tavolo, il servizio può avvenire solo tra le ore 11:00 e le 15:00. Resta obbligatorio il tele-lavoro ovunque sia possibile, l’obiettivo è quello di ridurre l’afflusso di persone che non risiedono nel Principato.

In base ai test che s tengono ogni giorno è chiaro che il virus continua a girare attivamente nel Principato, mercoledì 17 febbraio sono stati registrati 29 casi positivi, 51 ricoverati in ospedale. 1 nuovo decesso che fa salire a 22 i morti di corona virus. Il tasso di incidenza è di 276 casi positivi per 100.000 abitanti su un periodo di 7 giorni.

Ancora una volta, le autorità sanitarie insistono per mantenere la vigilanza nella sfera privata, dove avviene più della metà delle contaminazioni durante le riunioni amichevoli. È quindi necessario mostrare la più grande cautela e limitare questi incontri al minimo. È assolutamente necessario rispettare i gesti di barriera durante i momenti di convivialità nel contesto familiare: rafforzare l’igiene delle mani, ventilare la stanza occupata, assicurarsi di non condividere posate o occhiali. È essenziale che tutti prendano precauzioni per proteggere se stessi e la propria famiglia.

l Governo del Principe si riserva la possibilità di adattare queste misure secondo l’evoluzione della situazione sanitaria, in consultazione con il Consiglio Nazionale.