COVID-19: LA FRANCIA ATTACCA MONACO IMPROPRIAMENTE!

Il Principato di Monaco è preso di punta da diversi giorni dalla Francia. Gli stessi cittadini si sono lamentati, per gli attacchi avvenuti attraverso i giornali e la tv. Purtroppo però la verità e che le autorità francesi hanno sempre aspettato che la situazione toccasse il fondo per prendere disposizioni e redarguire i propri cittadini. Il Conseil National reagisce.

Covid1-9: la Francia attacca Monaco impropriamente e il Conseil National reagisce

È facile attaccare il Principato di Monaco perché mentre i francesi erano pieni di casi nella vicina Nizza e in quarantena a dicembre, il Principato ha mantenuto sempre aperti i commerci e ristoranti. I francesi vogliono colpevolizzare Monaco per i loro contagiati. Però è stato molto difficile per le forze di Pubblica Sicurezza fare rispettare le regole dei gesti barriera ai francesi che venivano a Monaco per andare ai ristoranti e passeggiare cercando di non indossare le maschere (fino a ieri in alcune città francesi non erano ancora obbligatorie!)

Il Principato facendo rispettare i gesti barriera era riuscito a controllare l’epidemia ma una volta riaperto tutto ai francesi purtroppo il virus ha ripreso a circolare mandando in ospedale non solo monegaschi ma anche francesi che sono ricoverati al CHPG senza dimenticare i colleghi frontalieri italiani che lo hanno riportato in Italia. E la zona tra Ventimiglia e Bordighera che aveva avuto pochi casi si è ritrovata con un’impennata. Tanto che l’ASL 1 che ha iniziato a vaccinare, oltre alla priorità ad anziani e persone con patologie ha iniziato a vaccinare proprio i frontalieri che lavorano in Francia e a Monaco.

Oggi anche il Conseil National, con un comunicato ha difeso la libertà del Principato di prendere le proprie disposizioni. I membri dell’assemblea spiegano nel comunicato: “Denunciamo con forza le falsità pronunciate in diverse trasmissioni giornalistiche televisive francesi, che stigmatizzano il nostro Paese in modo indegno e ingiusto“.

QUAL È LA REALTÀ DEI FATTI?

Spiega il Conseil National: “Innanzitutto, la situazione a Monaco è sempre stata sotto controllo: il tasso d’incidenza, anche se elevato, è contenuto. È molto più basso del tasso medio delle Alpi Marittime e quasi tre volte più basso da diversi giorni di quello del comune di Nizza, principale focolaio dell’epidemia nella regione. Poi, domenica 21 febbraio, c’erano presso il Centre Hospitalier Princesse Grace, 25 malati di Covid delle Alpi Marittime, di cui 6 in terapia intensiva, invece nessun monegasco è attualmente assistito nei reparti Covid del dipartimento vicino. Monaco conferma così la sua solidarietà con i pazienti francesi, che dipendono dal suo bacino di utenza. Infine, bisogna ricordare che da quasi due mesi, i ristoranti del Principato sono accessibili solo ai residenti e agli impiegati di Monaco e solo per il servizio di pranzo. I protocolli sanitari sono pienamente rispettati a Monaco, con un controllo rigoroso e sistematico. Ecco perché il Consiglio nazionale ha voluto ricordare questi elementi oggettivi per mettere a tacere le critiche infondate e difendere, nell’unità delle istituzioni monegasche, l’immagine del nostro Paese e dei suoi residenti“.