Ad affermarlo è il Journal International de Médicine. L’efficacia dei vaccini mRNA come il BNT162b2 di Pfizer o l’mRNA-1273 di Moderna è stata definita come massima protezione contro le forme sintomatiche di Covid-19 grazie a due dosi effettuate a poche settimane di distanza.
Questa strategia è valida in assenza di una precedente infezione da SARS-CoV-2 ma in caso di un’infezione antecedente, la strategia convalidata dall’HAS (Haute Autorité de Santé)è di effettuare una singola dose, dato che l’organismo ha conservato una certa memoria immunitaria del suo primo incontro con il virus.
Abbiamo chiesto al Professor Franco Borruto, membro emerito del IPVS, come si è arrivati a questa conclusione: “Lo studio in corso, si chiama PARIS (Protection Associated with Rapid Immunity to SARSCoV-2) ha già fornito dati che supportano le scelte strategiche attualmente adottate nella maggior parte dei Paesi europei. – ed aggiunge – Lo studio ha incluso 110 partecipanti di età media 40 anni suddivisi in due gruppi, in base alla presenza o assenza di anticorpi nel siero contro la SARS-CoV-2. Dai risultati si è visto che gli anticorpi sono 10-45 volte superiori dopo una prima dose in caso di immunità preesistente“.
Nella maggior parte dei pazienti negativi, l’aumento dei livelli di IgG (anticorpi) nel plasma entro 9-12 giorni dopo la prima dose è stato variabile e relativamente modesto. L’aumento ha raggiunto il picco a 21-27 giorni dopo la seconda dose, spiega lo studio. Nel gruppo positivo, la risposta è stata più uniforme e molto più ampia dopo la prima dose del vaccino, raggiungendo il picco al 13mo giorno ed una discesa degli anticorpi con la seconda dose di vaccino.
In caso di immunità preesistente, i titoli anticorpali erano 10-45 volte più alti dopo la prima dose contro > x 6 dopo la seconda dose. La risposta del siero post-vaccinazione era identica con entrambi i vaccini Pfiser e Moderna. Altri studi hanno portato a stessi risultati, spiega anche il Journal International de Médicine.
In queste circostanze, una singola dose di un vaccino RNA o di un altro, è raccomandata nel caso di una precedente infezione da SARS-Cov-2, preferibilmente come “richiamo” entro sei mesi dalla precedente infezione