Le Nazioni Unite hanno indetto questa Giornata dedicata alla Terra 50 anni fa. Per due giorni il presidente degli USA ha indetto una conferenza virtuale a cui parteciperanno molti Capi di Stato. S.A.S. il Principe Albert II ha registrato questa mattina un discorso condiviso sulla pagina facebook della sua Fondazione (FPA2).
Il Pianeta è in sofferenza, ed è un dato innegabile. A livello mondiale, il 25% della superficie terrestre è stata danneggiata, perdendo 24 miliardi di tonnellate di terreno fertile, in gran parte a causa di pratiche agricole insostenibili e per i gas ad effetto serra.
Il Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres ha dichiarato: “Dobbiamo agire con decisione per proteggere il nostro pianeta sia dal coronavirus che dalla minaccia esistenziale del cambiamento climatico. – ed aggiunge –Gli oceani si riempiono di plastica e diventano più acidi. Calore estremo, incendi e inondazioni, e una stagione record di uragani atlantici hanno colpito milioni di persone. Ora siamo di fronte a COVID-19, una pandemia sanitaria globale legata alla salute del nostro ecosistema. L’uomo ha causato tutto questo con la deforestazione, perturbando la biodiversità e con il surriscaldamento del pianeta i cambiamenti climatici. Una nuova malattia infettiva emerge negli esseri umani ogni 4 mesi, il 75% di queste malattie provengono dagli animali, secondo ONU Ambiente. Questo dimostra la stretta relazione tra la salute umana, animale e ambientale.– conclude il Segretari Generale dell’ONU – Il Decennio delle Nazioni Unite per il ripristino degli ecosistemi, che sarà lanciato ufficialmente nella Giornata Mondiale dell’Ambiente 2021 (5 giugno), ci aiuterà ad arrestare, invertire e ribaltare il degrado degli ecosistemi in tutti i continenti e gli oceani. Ma avremo successo solo se tutti avranno un ruolo“.
Questa la traduzione del suo discorso che potrete trovare in inglese sulla pagina facebook della Fondation Prince Albert II de Monaco
In questa Giornata Mondiale della Terra, S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco invita ad una mobilitazione collettiva per la protezione dell’ambiente, sperando che tutti prendano piena coscienza che l’uomo e la terra sono inseparabili:
“Credo che sia il momento, oggi più che mai, di prendere in considerazione le esigenze del nostro pianeta. Abbiamo dimenticato il nostro dovere verso gli ecosistemi di cui facciamo parte, il nostro legame con il clima che rende possibile tutta la vita o il ruolo degli oceani da cui dipendiamo. A lungo termine, le nostre priorità devono essere quelle di proteggere noi stessi, di prenderci cura della nostra salute ma anche di quella del pianeta Terra, di riuscire a capire che le due cose sono collegate, e che nessun futuro è possibile se non proteggiamo questo ambiente che rende possibile la nostra vita“.