S.A.S. il Principe Alberto II ha svelato il busto del combattente della Resistenza monegasca René Borghini che all’epoca era Segretario Generale del Conseil National che fu fucilato a Nizza dalla gestapo il 15agosto 1944. La cerimonia d’omaggio è stata organizzata nel Grande Emiciclo del Consiglio Nazionale.
Su invito del Presidente Stéphane Valeri, in presenza dello scultore Denis Chetboune, di Jacques Wolzok, presidente della Commissione delle vittime ebraiche della spoliazione, della signora Michèle Bertola, membro della famiglia di René Borghini, dei consiglieri nazionali, e di numerose personalità.
Nel suo discorso introduttivo, Stéphane Valeri ha ringraziato S.A.S. il Principe Sovrano “per aver accettato di dare seguito alla proposta di onorare, con questo busto, il combattente e martire monegasco della Resistenza René Borghini, che era, al momento del suo arresto da parte della Gestapo, Segretario della Presidenza del Consiglio Nazionale, che è oggi l’equivalente del Segretario Generale”. Ha poi ricordato che la Resistenza è stata illustrata da numerosi atti eroici, anche all’interno del Principato. Così, René Borghini ed Esther Poggio, il suo ufficiale di collegamento, furono arrestati a Monaco nel luglio 1944 per attività di resistenza e fucilati il 15 agosto 1944 a Nizza, così come Joseph Lajoux, un altro eroe monegasco della resistenza.
PERCHÉ FU UCCISO RENÉ BORGHINI
Prima di passare il testimone a Jacques Wolzok, Stéphane Valeri ha ricordato il nostro dovere alla memoria ed ha aggiunto: “La data del 15 agosto 1944 non fu un caso. Le forze di occupazione sapevano che gli alleati stavano per sbarcare. Ma non sapevano né dove né quando. René Borghini lo sapeva, dato che aveva nascosto i progetti del piano sotto la sua scrivania“.
Meno conosciuto del D-Day in Normandia, Dragoon era il nome in codice del D-Day in Provenza, che ebbe un’importanza strategica. L’obiettivo era quello di creare un nuovo fronte in Francia e di distruggere la 19a armata tedesca, che era incaricata della difesa del sud-est della Francia. Il primo giorno furono sbarcati più di 94.000 soldati e 11.000 veicoli; “Possiamo quindi misurare l’importanza dei documenti detenuti da René Borghini.– ha aggiunto Valeri – che indicavano la posizione esatta delle zone dove dovevano essere paracadutati 9000 soldati della 2a divisione britannica tra Le Muy e La Motte, un preambolo essenziale per lo sbarco, al fine di impedire l’afflusso di rinforzi nemici da ovest“.
Jacques Wolzok, presidente della Commissione di assistenza alle vittime della spoliazione, ha ricordato che René Borghini aveva ricevuto postumo la Croce di Guerra della Legione d’Onore consegnata a suo figlio. Wolzok, nel suo discorso, ha ripercorso la tragica retata dell’agosto 1942, ricordando che il principe Louis II e il Ministro di Stato dell’epoca, erano assenti ed ha aggiunto che se il Principe fosse stato presente, la retata non ci sarebbe stata. Un discorso segnato da una forte emozione durante la quale Wolzok ha reso omaggio a Louis II e ha ricordato che la polizia monegasca ha lavorato per salvare molte persone di origine ebraica nel Principato.
S.A.S. il Principe Alberto II ha voluto dare una prospettiva storica a questo gesto: “Le giovani generazioni devono sapere cosa rappresenta la forza e l’essenza degli uomini e delle donne che hanno dato la loro vita per la libertà del loro paese e, al di là di questo, del nostro continente“.
Il busto di René Borghini resterà all’ingresso del Grande Emiciclo del Conseil National.