Il Segretariato dell’Accordo RAMOGE ha appena pubblicato un opuscolo intitolato “Scoperte e risultati della campagna RAMOGE 2018“, accessibile dal suo sito web. L’obiettivo di questo opuscolo è di permettere al lettore di immergersi nel mondo nascosto degli ambienti marini profondi e conoscere le sorprendenti scoperte scientifiche e le preoccupanti pressioni che minacciano questi fragili ambienti.
Nel 2014, a seguito di un workshop, organizzato dalla Convenzione sulla diversità biologica, due Aree Ecologicamente o Biologicamente Significative sono state identificate nella zona nord-occidentale del Mediterraneo. Poiché l’area dell’accordo RAMOGE si trova nel mezzo di queste due zone, gli scienziati, membri del gruppo di lavoro dedicato alle questioni relative allo stato ecologico, hanno identificato 66 siti di interesse specifico. Dopo questo lavoro di inventario, RAMOGE ha scelto di sviluppare questa cooperazione internazionale per studio scientifico dei siti di acque profonde e proporre, ogni due anni circa, un una campagna di esplorazione.
Dopo una prima campagna nella zona costiera nel 2015, la seconda campagna oceanografica condotto nel 2018 ha raccolto nuovi dati nei canyon e nelle zone profonde al largo. Dieci scienziati dei tre Stati parte dell’accordo hanno potuto imbarcarsi “L’Atalante”, una nave oceanografica di Ifremer equipaggiata con un sonar multifascio e un ROV Victor 6000 capace di un ROV Victor 6000 in grado di scendere a una profondità di 6000 metri.
Il trattamento della notevole quantità di dati raccolti, alcuni dei quali sono unici, contribuirà alla conoscenza degli ambienti di acque profonde per definire misure di gestione comuni per garantire la protezione di questi ambienti.
L’esperimento di cooperazione RAMOGE per lo studio degli ambienti profondi continuerà in futuro, non appena le condizioni sanitarie lo permettono.