Dopo un dibattito, il Conseil National ha votato la legge 1235, inerente la modalità dell’orario di lavoro. Alla fine Conseil National e Governo hanno raggiunto un’intesa.
Questo testo doveva essere di tipo provvisorio, per il periodo della pandemia, aggiustare gli orari di lavoro per aiutare anche gli imprenditori che non potevano far lavorare le aziende a pieno ritmo ma adattare gli orari. Il Presidente Stéphane Valeri, aveva però fatto sapere, una volta presentato il progetto di legge, che avrebbe preferito un testo definitivo.
L’obiettivo del voto di questa legge rimane ovviamente lo stesso: poter ridurre l’orario di lavoro senza ridurre la paga dei dipendenti nei periodi in cui ciò può essere necessario, offrendo tutte le garanzie ai dipendenti, in particolare si pensa al settore turistico-alberghiero. Durante la bassa stagione, il datore di lavoro può far lavorare i suoi dipendenti solo per una parte del loro orario di lavoro abituale ma potrà chiedere loro di lavorare più ore durante i periodi di alta stagione. Tutto questo in cambio di una remunerazione costante, indipendentemente dal numero di ore lavorate. Questa flessibilità potrebbe anche permettere di trasformare i lavori a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato.
La modulazione applicabile non potrà portare la media dell’orario di lavoro settimanale oltre quello che stabilisce già la legge, ossia 46 ore su 12 settimane senza superare le 48 ore su una settimana. All’interno delle diverse aziende si dovrà stabilire una convenzione collettiva o aziendale. I dipendenti interessati dovranno votare, a scrutinio segreto.
Il Ministro di Stato Pierre Dartout ha spiegato che se questa legge ha visto il giorno é stato per iniziativa del Consiglio Nazionale, il governo ha trovato molto interessante ed ha dato seguito. “D’ora in poi – ha spiegato il Ministro di Stato – una legge approvata dal Consiglio Nazionale e poi promulgata dal Sovrano sarà pubblicata quasi immediatamente nel Journal de Monaco, accompagnata da un’appendice contenente questi elementi: la legge stessa, la sua motivazione, il progetto di legge nella sua versione non modificata, il rapporto redatto dalla commissione del Consiglio Nazionale che ha esaminato il progetto di legge e il suo eventuale addendum, la risposta del governo a questo rapporto come consegnato nella seduta“.