Si è tenuta alle Nazioni Unite la 21ma riunione a New York sulla situazione degli oceani e il diritto del mare sotto la co-presidenza dell’Ambasciatore di Monaco S.E. Isabelle Picco e il suo collega del regno di Tonga S.E. Viliami Va’inga Tone.
L’incontro è stato organizzato in modo virtuale sul tema: L’aumento del livello del mare e i suoi impatti e ha visto la partecipazione di 24 esperti, tra cui scienziati, accademici di tutte le regioni del mondo, nonché membri di organizzazioni regionali e globali, che hanno fatto presentazioni sui loro lavori, in particolare sulle cause, gli impatti e le sfide dell’aumento del livello del mare. Il risultato è stato che il continuo aumento del livello del mare è inevitabile. Così, il Gruppo Intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) ha già espresso la sua preoccupazione per l’accelerazione di questo fenomeno. Nel suo rapporto speciale sull’oceano e la criosfera, presentato nel Principato nel 2019, l’IPCC ha indicato che, in media, l’aumento del livello del mare come risultato del cambiamento climatico potrebbe rappresentare un aumento di più di un metro entro l’anno 2100.
Il fenomeno dell’innalzamento del livello del mare è quindi di grande preoccupazione per molti stati costieri, in particolare quelli dei tropici, del Mediterraneo e del Pacifico. In alcune situazioni, è in gioco la sopravvivenza stessa delle comunità. Questo è il caso dei piccoli stati insulari in via di sviluppo, dove l’elevazione massima di alcune isole o atolli non superano i 2 metri.
La cooperazione internazionale deve quindi essere rafforzata per affrontare le sfide poste dall’aumento del livello del mare. Questo è stato un aspetto importante delle discussioni della riunione.
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