Cristina Veronese, racconta a modo suo la quinta edizione di Urban Painting Around The World che si è svolta al porto di Hercule il 6-7-8 luglio. 11 artisti di 7 nazionalità, che hanno lavorato a favore della Fondation Prince Albert II de Monaco (FPA2).
Sotto il sole del Principato, sui tappeti riciclati e colorati dell’Urban Painting Around the World, si percepiva la complicità di poter ricominciare ad organizzare e partecipare agli eventi. La diga, il porto Hercule ed il cielo azzurro sono stati lo scenario perfetto per le grandi tele che, con un’esplosione di colori e di forme, hanno attratto pubblico e collezionisti da ogni dove.
È difficile descrivere tutte le emozioni di questa edizione 2021, ma ci provo.
Innanzitutto la gioia di ritrovarsi finalmente insieme, lo staff dell’UPAW è una grande famiglia di amici. Sorrisi, sguardi d’intesa e un unico obiettivo comune: fare del bene con la bellezza dell’arte.
E poi c’erano i protagonisti, gli artisti che dal vivo hanno creato opere uniche attraverso le quali entrare in connessione con loro, ovvero una spirale di percorsi, di colori e di talento. Stili di Street Art molto differenti l’uno dall’altro che anche il Principe Albert II ha ammirato prima dell’asta benefica, svoltasi giovedì 8 luglio, a favore della sua fondazione. La protezione del nostro pianeta è il fine di quest’ultima e quindi anche la tematica dell’evento artistico.
Andrea Ravo Mattoni ci ha catapultati nella storia della pittura italiana antica, l’apoteosi dell’utilizzo delle bombolette; Nadib-Bandi nel raffinato astrattismo che sapeva di futurismo e di anni ’80; Michael Beerens ci ha fatto tuffare nei suoi mari variopinti e solari; Chicadania negli occhi vivaci dei suoi figli e nei colori vivaci e caldi della sua Colombia; Pez ci ha portato con i suoi famosi pesci sorridenti all’interno di un cartone animato; Manomatic ci ha sedotto con linee nette su morbide labbra e dolci occhi femminili; Misterpiro ci ha fatto nuotare e sognare nei sui colori pastello ed acquosi; Cacao Rocks ci portati nella Grecia classica con colori e statue e a Monaco con il ritratto della Principessa Grace; Mr One Teas ci ha trasmesso il suo messaggio euforico di solidarietà e voglia di ricominciare dopo la pandemia; Jacques Schneider ci ha fatto oltrepassare, come in una fiaba, porte verso dimensioni parallele; Tones ci ha portati a New-York e poi egli anni ’90 ed infine nelle sue lettere su una Polaroid. Ma quanto ti può far viaggiare l’arte?
Vedere nascere un’opera di street art è affascinante, sapere che l’effimero delle opere di strada di un tempo ora è infinito e godibile attraverso una tela è emozionante. E sempre di Street Art si è parlato durante la conferenza “NFT Street Art” di mercoledì 7 luglio e l’8 luglio con la presentazione del libro “Sous le Street Art: le LOUVRE“. Eventi dentro l’evento monegasco che ha reso fruibile l’arte di strada.
Un nuovo umanesimo, dove l’uomo e la sua arte si posizionano nel centro del pianeta che cercano di preservare.