CHIRURGIA, TRATTAMENTI ESTETICI E SOCIAL, DIBATTITO APERTO

I social, gli influencer oggi entrano prepotentemente in tanti temi della vita quotidiana purtroppo non sempre in modo positivo, creando polemiche. Dibattito aperto anche al 19mo congresso Aesthetic & Anti-Aging Medicine World Congress (AMWC) che si è tenuto al Grimaldi Forum.

purtroppo non sempre in modo positivo, creando polemiche. Dibattito aperto anche al 19mo congresso Aesthetic & Anti-Aging Medicine World Congress (AMWC) che si è tenuto al Grimaldi Forum

L’AMWC ha conosciuto un grande successo di partecipanti: 6500, che per il primo grande evento post-pandemia al Grimaldi Forum. Inoltre da aggiungere tutte le video conferenze organizzate con quella parte di addetti ai lavori che non sono potuti essere presenti, in modo particolare asiatici e sudamericani.

Nel corso del congresso dove sono state illustrate tutte le novità del mondo della chirurgia e dei trattamenti estetici, si è tenuta anche una conferenza stampa dove si sono espressi il dottor Claude Dalle, medicospecialista anti-aging che ha parlato di stile di vita per rafforzare la microbiota durante la pandemia di quanto lo stile di vita si sia dimostrato fondamentale per superare la pandemia (alimentazione, riposare bene, eliminare lo stress); la chirurga plastica Natalia Manturova, che ha spiegato di come viene considerata la loro specializzazione in Russia.

Il dottor Thierry Besins ha parlato dell’influenza negativa dei social sui giovani: “Il 25% dei giovani dei paesi sviluppati è attualmente depresso perché gli vengono mostrate costantemente delle immagini in cui solo l’aspetto fisico conta. Immagini molto spesso ritoccate da photoshop – e prosegue – La cosa più preoccupante è l’abbassamento dell’età delle persone che vengono a chiedere un intervento estetico di tipo chirurgico. Prima l’età dei clienti oscillava tra i 45 e i 60 anni oggi é drammaticamente scesa tra i 20 e i 30 anni!“. Cosa desiderano cambiare di più dei loro volti questi giovani e perché hanno bisogno di questo? Risponde il chirurgo estetico: “Vogliono gli occhi da cerbiatto, sopracciglie sempre più alzate verso l’alto, non parliamo dei canotti al posto delle labbra, quello sono all’ordine del giorno ma soprattutto in tanti chiedono la La bichectomia, ossia un intervento che scava le guance e poi chiedono filler per rialzare gli zigomi. Infine per il corpo, dopo aver rifatto i seni, adesso è la moda della gluteoplastica. Spiego: le pazienti vogliono farsi togliere due costole per avere la vita stretta e poi sulla moda delle latino-americane vogliono infiltrazioni di grasso per aumentare i glutei. Purtoppo questo scempio è dato dai social, dagli influenzer e dalle pessime pubblicità e dal fatto che i giovani non hanno famiglie e ancora meno valori alle spalle”.

Se per alcuni medici che non seguono l’etica ma la legge del denaro, ce ne sono altri che fannoo della medicina estetica una vera ricerca del giusto equilibrio, tra volto, corpo e modo di vivere.

Il chirurgo estetico Henry Delmar racconta: “Il medico deve saper guidare il proprio paziente. Da qui l’importanza, secondo lui, della Aesthetic Multyspeciality Society, che riunisce tutte le specialità. È sotto la supervisione di un format che da 20 anni mescola conoscenze, buone pratiche ed etica. L’obiettivo è quindi che i professionisti possano scambiare conoscenze e valutino ciò che è buona pratica e ciò che è cattiva pratica“.

Nella foto i due chirurgh:i Henry Delmar _ Thierry Besins, ft.(c)WSM