SCALO ALLO YCM PER LA LOUISE

Ha fatto scalo al molo dello Yacht Club di Monaco il veliero La Louise, 19 metri, celebre per le sue spedizioni in Polari. La goletta salperà martedì 28 settembre, per una spedizione scientifica di sei mesi nella penisola antartica.

Ha fatto scalo al molo dello Yacht Club di Monaco il veliero La Louise, 19 metri, celebre per le sue spedizioni in Polari
La Louise, durante una missione in Groenlandia nel ghiacciaio di Ilulissat;ft©Thierry Martinez

La Louise, si trova a Monaco per la presentazione della sua prossima missione, la Spedizione Antartica 2.0°C, in relazione con il Dipartimento di Biologia Polare del Centro Scientifico di Monaco (CSM) e in collaborazione nello studio degli ecosistemi australi.


Il Segretario Generale dello YCM Bernard D’Alessandri e il Direttore IHO, Luigi Sinapi, hanno raccontato i legami dello Yacht Club di Monaco edell’Organizzazione idrografica internazionale, con questa spedizione.

La Spedizione Antartica 2.0°C è una missione di ricerca interdisciplinare (ecologia dei pinguini, climatologia, microplastica, biogeochimica, microbiologia, scienze sociali) condotta da 6 studenti delle Écoles Normales Supérieures (ENS) di Parigi, Paris-Saclay e Lione in collaborazione con una quindicina di laboratori di ricerca internazionali, tra cui il Centre Scientifique de Monaco (CSM) attraverso le attività di ricerca svolte dal Dipartimento di Biologia Polare.

L’obiettivo di questa collaborazione con il CSM è quello di studiare gli impatti del riscaldamento globale e dell’aumento del livello del mare sull’habitat di riproduzione dei pinguini. Questo studio sarà condotto dalla studentessa universitaria Lana Lenourry sotto la supervisione della dottoressa Céline Le Bohec (del Dipartimento di Biologia Polare del WSC e del CNRS di Strasburgo) e del dottor Daniel P. Zitterbart (del Woods Hole Oceanographic Institute).

La spedizione contribuisce anche allo sforzo di ricerca portato avanti da altre campagne scientifiche, compresa la campagna di rilevamento batimetrico realizzata con il sostegno dell’Organizzazione idrografica internazionale (IHO) come parte del progetto globale Nippon Foundation-GEBCO Seabed 2030.
Oltre alla campagna di raccolta dati scientifici, negli ecosistemi atlantici e meridionali, la spedizione Antarctic 2.0°C include una componente educativa e di sensibilizzazione in collaborazione con vari attori della ricerca, dell’educazione, dei musei e delle autorità locali e regionali.

Nei giorni scorsi sono stati presentati i risultati della previsione del futuro degli ecosistemi meridionali secondo gli scenari di previsione dell’IPCC, così come le azioni per ottimizzare le strategie di conservazione delle specie e degli ecosistemi polari colpiti dal cambiamento climatico e da altre pressioni antropogeniche. in particolare per quanto riguarda le aree marine protette del Mare di Weddell e dell’Antartide orientale attualmente in fase di negoziazione.