A pochi giorni dalla sessione del Conseil National che dovrà approvare la legge per l’obbligo di vaccinazione per medici e tutto il personale sanitario e para-sanitario, il gruppo contro il pass sanitario è tornato a manifestare, sotto l’occhio vigile della Pubblica Sicurezza.
Dopo la manifestazione di sabato 4 settembre, autorizzata dal Ministro di Stato, che ha visto un corteo formato da famiglie con figli, in maggioranza francesi e alcuni monegaschi e residenti, il gruppo è voluto scendere di nuovo piazza giovedì 9 settembre. Gli agenti della Polizia, guidati dal commissario Lionel Sguaglia, Capo delle Informazioni Interne, ha seguito da vicino le due manifestazioni e subito dopo aver riferito al Direttore della Pubblica sicurezza, Richard Marangoni, spiega: “Anche la manifestazione di oggi era autorizzata dal Ministro di Stato. Meno numerosi i partecipanti, poco più di 200 persone, che si sono riuniti sulla place des Moulins. Nessun intralcio al traffico della città. Nei due casi i manifestanti sono stati pacifici, tutti con le maschere, forse un po’ meno rispettate le distanze“. Probabilmente il gruppo era meno numeroso perché mancavano molti francesi delle cittadine limitrofe che erano andati a manifestare a Nizza.
In pratica i manifestanti chiedono che il pass sanitario non diventi un obbligo e pensano probabilmente così facendo di convincere la maggioranza dei consiglieri nazionali (parlamentari) di non votare la legge, con scarsissime speranze.
Lo sparuto gruppo, scenderà di nuovo in corteo sabato 11 settembre, sempre che il Ministro di Stato, dia nuovamente l’autorizzazione alla dimostrazione.
La Polizia monegasca intanto prosegue vigile, i controlli del rispetto delle regole sanitarie, partecipando insieme a responsabili del dipartimento della salute, a controlli a sorpresa di ristoranti e bar, nei diversi quartieri della città: “Se all’inizio è stato un po’ complicato – racconta Richard Marangoni – e abbiamo dovuto far chiudere per alcuni periodi locali in cui non si rispettavano le regole, oggi siamo soddisfatti. La nostra popolazione è più consapevole e rispettosa oggi. Anche nei controlli in strada per le maschere, che a Monaco sono obbligatorie anche in esterno, i verbali riguardano praticamente quasi tutte persone non residenti, durante l’estate in maggioranza turisti che non s’informano sulle regole stabilite nel nostro Paese e che neanche leggono i tantissimi pannelli di segnalazione che annunciano l’obbligo di maschere“. Certo ogni tanto qualche recidivo che è stato avvisato che deve indossare la maschere viene ritrovato senza, e lì parte la verbalizzazione e la sanzione. “Abbiamo controllato circa 700 persone al giorno quest’estate – aggiunge Marangoni – e sono state eseguite mediamente una sessantina di verbalizzazioni al giorno”.