Era il 30 aprile 2019, quando il Principe lanciava dalla sala dello YCM il programmaExtended Monaco per fare di Monaco una vera smart city. Sono passati tre anni e al Teatro Princesse Grace, è stato tracciato un bilancio delle infrastrutture digitali realizzate nei tre anni.
In questi tre anni il programma Extended Monaco, guidata da Frédéric Genta, Delegato Interministeriale alla Transizione Digitale ha realizzato le infrastrutture di base per la trasformazione digitale del Paese. L’obiettivo è quello di fare di Monaco una capitale di riferimento del digitale, come Singapore. Ad aprire la presentazione, davanti al suo governo e alle autorità delle istituzioni, è stato il Sovrano in persona che ha detto: “In meno di 3 anni, la tecnologia digitale ha fatto progressi eccezionali nella vita quotidiana di residenti, monegaschi e pendolari. La trasformazione non è finita ma adesso deve essere completata“.
Ha poi preso la parola Frédéric Genta che ha spiegato: “Il digitale rappresenta è fondamentale per l’attrattiva del Paese e la competitività delle imprese al di là delle frontiere di Monaco. Per tutti questi cambiamenti sono stati basilari i cambiamenti della legislazione, la trasformazione economica.II Principato dispone di un patrimonio unico per attirare i residenti e le imprese di domani”.
COSA OFFRE IL PRINCIPATO OGGI
Così per puntare all’eccellenza digitale e aumentare la sua influenza internazionale, il Principato di Monaco ha gettato le basi per garantirsi un’influenza economica ben oltre i propri confini.
Monaco oggi offre un Cloud Sovrano (primo Paese in Europa) per la grande sicurezza alle aziende; la rete 5G e la fibra a 10 Giga in tutta la città, l’identità digitale con il Guichet Unique Numérique, per cui richieste di documenti e certificati alle amministrazioni si possono fare tutti online; la nuova carta d’identità per monegaschi e residenti completamente digitale; le iscrizioni a scuole medie e liceo si faranno online. La scuola, che non usa più libri cartacei, entro la fine dell’anno 2021, anche le due ultime classi del liceo non avranno più bisogno di libri. Tutti gli studenti sono dotati di un computer portatile. La formazione alla programmazione inizia dalla scuola materna proprio per creare dimestichezza con la materia.
Il Fondo Blu lanciato nell’ambito del piano di rilancio economico del Principato, ha permesso di sostenere più di 350 progetti di trasformazione digitale, accompagnati in 9 casi su 10 da imprese locali di servizi digitali. L’impatto sull’economia è reale: le imprese monegasche che ne beneficiano affermano che un euro pubblico investito genera 8 euro di fatturato e che questo approccio creerà 250 posti di lavoro a Monaco.
Grazie allo sviluppo digitale si é potuto lavorare durante la pandemia e i posti di lavoro sono stati garantiti; grazie ad internet i ragazzi hanno potuto continuare a studiare e a seguire le lezioni. Si è spinta sempre più la mobilita verde. Entro il 2030 il Principato vuole ridurre il traffico del 20%; è stato aperto il portale Monaco Santé per centralizzare le informazioni dei pazienti e prenotare facilmente gli appuntamenti online; è stata realizzato anche il modello 3D video del Principato per valutare le trasformazioni urbane o limitare il disturbo causato dai lavori.
In conclusione il Ministro di Stato, Pierre Dartout, si è augurato che la tecnologia digitale sia vista come un’opportunità e non come una minaccia. “Siamo più forti quando costruiamo il futuro, non quando temiamo il futuro” ha detto, ed ha aggiunto: “Il governo ha preso la piena misura di questa trasformazione. Saremo immancabilmente mobilitati per il successo di questa transizione essenziale per il Principato di Monaco“.
Il governo del Principe desidera proseguire la sua strategia d’investimento digitale, mantenere i suoi sforzi collettivi e la sua ricerca dell’eccellenza per adattare continuamente la sua economia e il suo ambiente di vita al mondo di oggi e di domani.