INCONTRO: LAURENCE GARINO, CAPO GABINETTO DEL MINISTRO DI STATO.

Incontro: Laurence Garino, Capo Gabinetto del Ministro di Stato di Monaco.
Laurence Garino, ft.(c)WSM

MCin.: Laurence Garino, essere stata nominata Capo Gabinetto del Ministro di Stato è un momento importante per lei, per la sua carriera ma anche per la storia di Monaco. Come ha vissuto questa nomina?

L.G.:  È vero che questa nomina rappresenta per me un grande onore, una soddisfazione e una sfida personale e professionale. Una donna che ricopre questo incarico è sicuramente un fatto, anche se vorrei sottolineare che nell’amministrazione monegasca non è così raro trovare donne che ricoprono ruoli importanti. Per me è stato un onore essere scelta S.E. il Ministro di Stato, Pierre Dartout. Sicuramente ha influito tutto il mio percorso col settore privato, dall’inizio del Grimaldi Forum alla creazione del Welcome Office e del Monaco Boost: ho un’ottima conoscenza del tessuto economico, ma anche dell’Amministrazione e delle Istituzioni. Mi sono sempre impegnata nella promozione del Principato internamente ma anche verso l’esterno.

MCin: La figura del Capo di Gabinetto del Ministro di Stato era già esistita nel passato?

L.G.:  Si non è una nuova figura istituzionale. Nel 1995, quando ero al Dipartimento delle finanze ed economia, con l’allora ministro Henri Fissore, il Ministro di Stato dell’epoca lavorava col Capo di Gabinetto e con il Segretario Generale..

MCin: di cosa si occuperà ora, nel suo nuovo ruolo?

L.G.: Mi occupo di dossier sensibili e di affari interministeriali, insieme ai dipartimenti, secondo i diversi temi. È un ruolo trasversale molto ampio, una coordinazione essenziale per l’azione del Governo. Ho anche un’ottima conoscenza dei circuiti amministrativi interni così come conosco anche la società civile. La mia esperienza può essere anche utile quanto si tratta di sviluppo dell’attrattività del Principato.

MCin: Come è stata l’accoglienza degli altri Ministri?

L.G.:  Molto buona e piacevole, sia con i Ministri che con i loro collaboratori. La mia integrazione è stata facilitata dal fatto che ci conosciamo bene, da anni.